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Cronaca

Il Frecciarossa mette “piede” presso gli scavi di Pompei

16.07.2023

Per Pompei si partiva da Napoli, ma oggi anche da Roma grazie al nuovo collegamento ferroviario, diretto e completo di altri servizi, nato dalla collaborazione tra il Ministero della Cultura e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Ecco tutti i dettagli.

Gli Scavi di Pompei distano circa 15 km da Portici, capolinea di quella che fu la prima linea ferroviaria italiana, che partiva da Napoli, inaugurata nel 1839. Da oggi, 16 luglio, l’area archeologica tra le più note e visitate al mondo, può essere raggiunta con un collegamento diretto dalla stazione di Roma Termini in Frecciarossa, nato dalla collaborazione tra il Ministero della Cultura e il Gruppo Ferrovio dello Stato. A bordo del viaggio inaugurale, la premier Meloni, il ministro della cultura Sangiuliano e i vertici di FS e Trenitalia.

Il nuovo servizio ferroviario senza cambi viene effettuato con il Frecciarossa 1000, treno di punta della flotta di Trenitalia, ogni terza domenica del mese e permetterà a viaggiatori e turisti di raggiungere Pompei da Roma in un’ora e 47 minuti e di tornare, la sera, in due ore e un quarto.

Già durante il viaggio, ai passeggeri viene offerta la possibilità di conoscere la storia dell’antica Pompei attraverso una clip trasmesso sui monitor di bordo. Ad attendere i viaggiatori diretti agli Scavi il bus navetta Pompei Link. Il nuovo collegamento si aggiunge alle 50 corse giornaliere, andata e ritorno, già operate tra Roma e Pompei in Frecciarossa, che prevedono l’arrivo a Napoli Centrale con l’Alta Velocità e il proseguimento a destinazione con i treni regionali di Trenitalia dalla sottostante stazione di Piazza Garibaldi. Il treno rappresenta sempre più uno spazio di incontro e condivisione, specialmente se si attesa nei luoghi della cultura con le loro peculiarità storiche e artistiche. A tenere a battesimo il viaggio diretto del Frecciarossa Roma-Pompei, due figure legate alla cura e valorizzazione degli scavi: Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico Pompei, e il suo predecessore Massimo Osanna, attuale Direttore generale Musei presso il Ministero della Cultura.

«Un importante traguardo nella fruizione del Parco Archeologico, reso possibile grazie alla sinergia tra una pluralità di enti pubblici e privati, che si sono attivati per rendere più accessibile questo eccezionale e complesso luogo della cultura – ha dichiarato Osanna – Oltre che agevolata, l’esperienza di visita del Parco archeologico di Pompei risulta anche ampliata, visto che già durante il viaggio è possibile fruire della proiezione di un video introduttivo alla storia degli Scavi».

«La Grande Pompei alla quale stiamo puntando è, nella nostra visione, un grande museo diffuso, un parco senza confini netti, che abbraccia il territorio intorno agli scavi – ha sottolineato Gabriel Zuchtriegel – L’obiettivo è di mostrare concretamente che con la cultura si può cambiare la vita delle persone e creare sviluppo culturale, sociale e anche economico, in linea con l’indirizzo ministeriale per le attività dei musei e parchi». I 3 milioni di visitatori che Pompei ha registrato nel 2022 sono destinati a salire, quest’anno, e i dati della prima parte del 2023 lo fanno prevedere.

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