01.10.2024
Due turisti su tre sono disposti a pagare un extra pur di scegliere un’opzione di viaggio che fa bene all’ambiente. Il mercato globale del turismo sostenibile raggiungerà nel corso del 2024 un valore pari a 2,61 mld di dollari, 8,73mld entro il 2031. Dichiarazioni e dati.
«Il turismo sostenibile rappresenta oggi una delle sfide più importanti e al contempo una grande opportunità per il settore dei viaggi». Ad affermarlo è Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo Confindustria, secondo il quale promuovere modelli di turismo che rispettino l’ambiente, le comunità locali e le risorse naturali non è solo una scelta etica, ma una necessità per garantire la competitività e la resilienza del settore nel lungo periodo. L’obiettivo? «Un turismo che valorizzi il patrimonio naturale e culturale senza comprometterlo per le generazioni future».
E le cifre sulle ultime tendenze confortano questa visione e riflettono la consapevolezza dei viaggiatori di contribuire al benessere dei luoghi e delle comunità che visitano. Un recente report di Coherent Marketing Insights, infatti, indica che il mercato globale del turismo sostenibile raggiungerà nel corso del 2024 un valore pari a 2,61 miliardi di dollari e si stima che, entro il 2031, arriverà a toccare gli 8,73 miliardi di dollari di valore. A determinare questa svolta coscienziosa è la volontà di farsi attrarre dal fascino delle destinazioni turistiche diventandone valorizzatori e conservatori, come forma di restituzione del benessere ricevuto recandovisi. I viaggiatori, insomma, sono diventati più consapevoli del loro impatto ambientale e cercano attivamente alternative e mete che si legano alla natura e alle tradizioni locali. Non a caso, sono quasi due su tre (il 64% del campione preso in esame dal report) i turisti disposti a pagare un extra pur di scegliere un’opzione di viaggio sostenibile. Assistiamo ad una sempre più larga adozione dei principi ESG, l’acronimo inglese che riassume l’impegno ambientale, sociale e di governance per costruire un turismo sostenibile.
«L’industria del turismo deve affrontare numerose sfide a livello globale, dagli impatti del cambiamento climatico alle crisi sanitarie – dichiara Ada Rosa Balzan, presidente e CEO di ARB SB, società leader nella realizzazione di progetti e strategie di sviluppo sostenibile – L’integrazione dei principi ESG nell’industria del turismo non è solo una responsabilità aziendale, ma un investimento nel futuro sostenibile del Pianeta e della tutela delle sue diverse culture. Adottando pratiche consapevoli dal punto di vista ambientale, socialmente responsabili ed eticamente governate, il settore turistico può continuare a offrire l’incanto della scoperta, senza compromettere l’essenza stessa delle destinazioni che serve».
Oltre a ridurre le emissioni di Co2 e i consumi energetici, il turismo sostenibile si prefigge di promuovere una mobilità a basso impatto ambientale, tutelare la biodiversità dei luoghi proteggendo e ripristinando gli habitat naturali, ridurre il consumo di suolo per attività turistiche, garantire un turismo accessibile e inclusivo, mantenere in vita la storia e l’unicità dei luoghi, valorizzare il patrimonio enogastronomico, rendere piacevole la vacanza senza disagi ai residenti, offrire opportunità lavorative per i giovani per evitare la desertificazione sociale dei luoghi turistici più periferici e, non ultimo, diffondere, durante la vacanza, la cultura della sostenibilità incoraggiando l’adozione di comportamenti idonei anche nella vita di tutti i giorni.