29.11.2024
Apple si adatta alla filosofia di riparabilità, sempre crescente, voluta dall’Europa e apre le porte agLi utenti che desiderano eseguire autonomamente le riparazioni dei propri dispositivi. Favorendo l’accesso più economico alle manutenzioni, riduce la dipendenza dai centri di assistenza autorizzati. La novità.
Il primo passo è stato l’abbandono della presa Lightning. Poi è arrivata l’apertura dello store ad app di terze parti. Ora anche i pezzi di ricambio, il che racconta come il mondo dell’iPhone sia davvero cambiato. Insomma: sotto la pressione dei regolamenti Ue sempre più restrittivi, Apple ha dovuto evitare di arrivare allo scontro, cercando di portare novità – rilevanti – alla propria politica di vendita in maniera autonoma. Così ecco che, appunto, a partire da iPhone 16 sono state introdotti cambiamenti alle politiche di riparazione, offrendo nuove possibilità di risparmio e una maggiore indipendenza per gli utenti che desiderano eseguire autonomamente le riparazioni dei propri dispositivi. Coloro i quali, in pratica, possono definirsi un po’ smanettoni.
L’obiettivo è duplice: favorire un accesso più economico alla manutenzione e ridurre la dipendenza dai centri di assistenza autorizzati, in linea con una filosofia di riparabilità crescente voluta soprattutto in Europa. Il prezzo per la sostituzione di componenti chiave può variare in modo sensibile tra i modelli base e quelli Pro. Ad esempio, la riparazione della fotocamera costa 198,99 euro per iPhone 16 e 16 Plus, mentre sale a 299 euro per i modelli Pro e Pro Max. I costi dei display si attestano tra 339 e 405 euro, a seconda del modello. Le batterie hanno prezzi fissati a 109 euro per i modelli standard e 135 euro per i modelli Pro, che pur rimanendo relativamente elevati, sono ora più accessibili con il sistema di credito reso. Per chi non possiede gli strumenti necessari, Apple offre inoltre la possibilità di noleggiare un kit completo di riparazione al costo di 56 euro, includendo attrezzi specifici e pesanti per facilitare il lavoro fai-da-te. A tutto questo si aggiunge anche l’opzione del credito reso: con iPhone 16 Apple consente agli utenti di risparmiare restituendo le parti sostituite. Ad esempio, nel caso della batteria, il prezzo originale di 108,99 euro si riduce a soli 56,68 euro per chi riconsegna quella danneggiata, rendendo l’operazione particolarmente vantaggiosa.
Oltre alla maggiore riparabilità con componenti originali, Apple ha introdotto un supporto migliorato anche per le parti di terze parti, come batterie e display non originali, permettendo agli utenti di accedere a opzioni più economiche senza rinunciare al supporto tecnico dell’azienda. Il che rappresenta un vero cambiamento nella politica Apple, che storicamente limitava il supporto a parti ufficiali e autorizzate, e permette di ampliare ulteriormente le possibilità per chi preferisce soluzioni alternative. Dunque, una vera rivoluzione per un’azienda che non ha mai voluto aprire i suoi prodotti e in cui il segreto industriale è la numero uno delle leggi sulla riservatezza assoluta da sempre imposta internamente ed esternamente. I tempi però sono cambiati e ora fare a pezzi l’iPhone non sarà più sacrilegio.