24 Maggio 2025
/ 23.05.2025

La rivoluzione verde dei piccoli Comuni

Voler vene all’Italia: dal 29 maggio al 4 giugno sette tappe nei piccoli comuni italiani che generano il 47% di energia rinnovabile, il 93% delle produzioni tipiche e attraggono il 63% dei viaggiatori in cerca di mete meno affollate

C’è un’Italia silenziosa, fatta di borghi e colline, piazze e mulattiere, dove ogni giorno si gioca una partita decisiva: quella della transizione ecologica come antidoto a spopolamento, invecchiamento e denatalità. Un’Italia dove, nonostante la perdita dell’8,5% della popolazione tra il 2001 e il 2024 nei Comuni sotto i 5.000 abitanti, si genera il 47% della potenza da fonti rinnovabili, si produce il 93% delle specialità alimentari tipiche e si intercetta il 63% dell’interesse turistico verso mete alternative.

A raccontare questa rivoluzione verde è l’edizione 2025 di Voler Bene all’Italia, storica manifestazione di Legambiente che, dal 29 maggio al 4 giugno, attraverserà sette piccoli Comuni da nord a sud del Paese. L’iniziativa, promossa con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, Uncem e Fondazione Symbola, mette in luce pratiche virtuose e progetti concreti, premiando chi, nei territori più fragili, costruisce futuro puntando su rinnovabili, economia circolare, agroecologia, turismo sostenibile e cultura.

Sette tappe, sei filiere, un modello replicabile

La Campania apre le danze: a Lacedonia (Av), Leitwind Service mostra come un’azienda eolica possa generare occupazione giovanile locale, formare competenze e promuovere comunità energetiche.

In Toscana, la Cooperativa Il Borgo di Montelaterone intreccia agroecologia, inclusione e ospitalità sostenibile, ridando vita a un intero borgo.

In Umbria, San Gemini diventa esempio di economia circolare con lo stabilimento O-I che produce vetro con materiali riciclati e processi a basso impatto, sostenendo filiere locali del vino e dell’olio.

A Pomaretto (To), la filiera legno-energia riscalda scuole e case grazie a biomassa locale, tagliando costi e CO₂, mentre in Abruzzo il Cammino di Celestino valorizza il turismo lento e crea occupazione per giovani e donne nelle aree montane del Parco della Maiella.

A Monte Sant’Angelo (Fg), la cultura si fa motore di rigenerazione grazie al progetto Gargano Sacro: un itinerario spirituale, artistico e sostenibile che rafforza le economie locali.

La chiusura è in Calabria, a San Sostene (Cz), dove il parco eolico Eolica Sud rappresenta una best practice di green economy condivisa: energia pulita, manutenzione affidata a cooperative locali e investimenti pubblici per scuola e servizi.

Piccoli Comuni, grandi cambiamenti

“Nei piccoli Comuni – spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – la transizione ecologica non è uno slogan, ma un processo quotidiano che si costruisce con il lavoro, le relazioni sociali e la valorizzazione delle risorse locali”.

Secondo Alessandra Bonfanti, responsabile nazionale piccoli Comuni di Legambiente, “qui si gioca una doppia sfida: frenare lo spopolamento e contrastare la crisi climatica. Le aziende green del Made in Italy che operano in questi territori sono esempi concreti di resilienza e innovazione diffusa”.

Una bussola per il futuro

Voler Bene all’Italia 2025 non è solo una festa, ma un vero e proprio laboratorio diffuso che mostra come la transizione ecologica possa diventare una bussola green per lo sviluppo sostenibile delle aree interne. Le sei filiere – rinnovabili, agroecologia, economia circolare, legno-energia, turismo lento e cultura – rappresentano assi strategici su cui investire, replicabili in tanti altri piccoli centri del Paese.

Perché la nuova Italia verde parte dove si produce energia, si custodisce il paesaggio, si tramanda il sapere. Dove si resiste, ma soprattutto si innova. E si sogna, concretamente, un futuro a misura di territorio.

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