6 Maggio 2024
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Ambiente, Cronaca, Sostenibilità

L’emergenza api commuove il mondo

26.04.2024

L’importanza delle api per il Pianeta è tanta. Da Milano a New York, esplodono gli alveari urbani nelle città popolose. La loro esistenza, attualmente a rischio, garantisce la produzione del 35% del cibo globale.

Potrebbe essere capitato anche a voi di leggere o sentir dire che, se il Pianeta Terra continua a ospitare la vita, parte del merito è anche delle api. Nel caso in cui vi foste domandati se è proprio vero: sappiate che lo è. E anche per questo motivo la diffusione degli alveari urbani sta diventando un vero e proprio trend, dalla sempre modernissima New York fino alla nostrana Milano.
A ribadire l’importanza delle api per l’ecosistema mondiale è stata recentemente l’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Ebbene: l’ente ha rimarcato che «le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul Pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo».

Purtroppo, però, il 9,2% delle specie di api presenti in Europa è a rischio estinzione. Non è tutto: uno studio pubblicato nel 2022 sulla rivista Scientific Reports ha denunciato che negli ultimi 50 anni la vita media delle api d’allevamento si è praticamente dimezzata. Proprio per questo diventa fondamentale il contributo di associazioni e semplici cittadini, impegnati a scongiurare la scomparsa di creature così cruciali per la vita di tutti noi.
È il caso di Apicoltura urbana, il cui fondatore Beppe Manno ha spiegato quale sia lo scopo della sua azienda: «Le api possono rappresentare un bio-indicatore della salute dell’ambiente circostante. Infatti, seguiamo e monitoriamo il loro comportamento, e grazie a campioni prelevati dagli alveari riusciamo a ricavare accurate mappe delle emissioni e degli inquinanti presenti in zona. Questo potrebbe tra l’altro permettere alle aziende di pianificare azioni reali di intervento».

Parlando invece degli alveari, le colonie artificiali di api che l’associazione permette a tutti di installare prima e gestire poi, Manno ha aggiunto: «Diamo un servizio completo di cura e conduzione di alveari in spazi aziendali. Questo permette anche di produrre del miele, che sarà etichettato con il nome della società che ospita l’alveare. Già grandi marchi hanno aderito». E progetti analoghi sono sempre più diffusi anche nel resto del mondo: il fenomeno esiste già da un decennio a Londra, negli Usa rappresenta la grande missione dell’entomologo Stephen Buchmann. In Canada, infine, è nata Alvéole: la società gestisce alveari urbani, e ne ha installati oltre duemila in sessanta città in tutto il mondo.
Una vera missione planetaria, importante quanto urgente. E per dare un peso all’urgenza del tutto, torniamo ai numeri dell’Ispra: «In Europa quasi metà delle specie di insetti è in grave declino e un terzo è in pericolo di estinzione. Il cambiamento dell’habitat e l’inquinamento ambientale sono tra le principali cause, in particolare l’intensificazione dell’agricoltura e l’uso diffuso e inarrestabile dei pesticidi sintetici. La conclusione è chiara: o cambieremo subito il nostro modo di produrre cibo, oppure la maggior parte degli insetti arriveranno all’estinzione entro pochi decenni».

 

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