16 Maggio 2024
Milano, 17°

Esteri

M.O., Borrell su Gaza: un orrore non giustifica un altro orrore

04.12.2023

“A carneficina di Hamas sta seguendo un’altra carneficina a Gaza”

Bruxelles, 4 dic. (askanews) – I bombardamenti israeliani in corso a Gaza, con migliaia di vittime civili, sono “una carneficina” come lo sono stati gli attacchi terroristici di Hamas in Israele del 7 ottobre scorso, e “un orrore non può giustificarne un altro”. Lo ha detto questo pomeriggio a Parigi l’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, parlando al 25esimo Forum dell’Ue e delle Ong sui Diritti umani.

“Continuano – ha detto Borrell – i terribili sviluppi in Israele e in Palestina, cominciati con l’attentato terroristico che ha ucciso 1.200 persone, e la cattura di 200 ostaggi” in Israele: “Sicuramente un atto di terrore contro civili indifesi: è stata una carneficina. Ma – ha puntualizzato l’Alto Rappresentante – quella a cui stiamo assistendo a Gaza è un’altra carneficina. Quante vittime ci siano non lo sappiamo, nessuno lo sa; si parla di circa 15.000 persone, ma temo che sotto le macerie delle case distrutte ce ne siano molte di più, con un alto numero di bambini”.

A questo punto, Borrell è stato interrotto da una donna al suo fianco che l’ha avvertito del fatto che alcune persone stavano lasciando la sala (probabilmente in segno di disapprovazione per quanto stava dicendo).

“Delle persone stanno lasciando la sala? Perché? Forse ho detto qualcosa di sconveniente?”, ha chiesto allora Borrell. “Ma le Nazioni Unite – ha ricordato – hanno detto chiaramente che quello che è successo nel primo caso è stato una carneficina e quello che sta succedendo a Gaza è un’altra carneficina. Perché non si può accettare un numero così alto di vittime civili, anche se Israele deve ovviamente difendersi. Come ho già detto, un orrore non può giustificarne un altro. C’è stato un orrore ma non può giustificarne un altro”, ha ribadito. “E la comunità internazionale alza sempre più la voce chiedendo che questo orrore finisca”, ha concluso l’Alto Rappresentante.

Condividi