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Meteore killer in Italia, storia di un mistero

09.02.2024

foto dell’astrofisico Luca Nardi

“Ho dovuto scavare in moltissime fonti antiche per scoprire che probabilmente l’evento era stato creato per errore dal naturalista tedesco Alexander von Humboldt”. I misteriosi casi accaduti in Italia risolti da un giovane astrofisico romano.

Crema, Milano, e due monaci uccisi da meteoriti killer. Dopo più di quattro secoli quell’arcano ha trovato una risposta. A svelarlo ci ha pensato un giovane scienziato che ai due eventi ha dedicato mesi di studio e approfondimento. Quante sono le possibilità di essere colpiti da una meteorite? Nel corso del tempo ci sono stati casi di ferimenti o, addirittura, di uccisioni? L’argomento è vasto e Luca Nardi, giovane astrofisico romano, ha tentato di dare una risposta attraverso uno studio appena pubblicato. «Diciamo che sono rimasto affascinato da due misteriosi eventi capitati proprio nel nostro Paese alcuni secoli fa, a Crema e a Milano – commenta il giovane ricercatore e divulgatore scientifico – Li ho scoperti proprio mentre stavo scrivendo un testo sugli incidenti da meteorite, ossia quelle volte in cui persone sono state ferite o addirittura uccise dalle rocce cadute dal cielo».

Luca Nardi si riferisce a due specifici eventi che sarebbero avvenuti in Italia. Il caso del monaco che sarebbe morto colpito da una meteorite caduta a Crema nel 1511 e un altro religioso deceduto in un evento avvenuto a Milano tra il 1633 e il 1664. «La cosa – ammette Luca – mi ha subito insospettito perché gli incidenti da meteorite sono rari, ed è difficile che avvengano due volte nella stessa regione, poi in questo caso addirittura con due frati vittime a distanza di appena un secolo». A parer di Nardi, l’evento del ‘600 sembra abbastanza accertato, perché c’è il racconto del medico che visitò il malcapitato e un disegno della meteorite, oggi conservata nella biblioteca Ambrosiana di Milano, che uccise il “frate zocholano” (francescano). «Per quanto riguarda invece l’evento del ‘500 – continua Nardi – ho dovuto scavare in moltissime fonti antiche per scoprire che probabilmente l’evento era stato creato per errore dal naturalista tedesco Alexander von Humboldt nella sua opera enciclopedica Cosmos del 1845. La meteorite a Crema cadde davvero, ma non uccise nessuno. Ho approfondito così tanto questo argomento da averne scritto una pubblicazione scientifica uscita a gennaio sul Journal of Astronomical History and Heritage, e ci ho fatto anche un video per raccontarlo». Luca Nardi, come lui stesso confida, si è avvicinato all’Astronomia verso la fine del liceo «Divorando un libro dopo l’altro. Mi sono appassionato a questa scienza, in particolare al settore planetario e all’esplorazione spaziale. Un ruolo fondamentale – chiosa – l’ha avuto la fantascienza classica, da Asimov e Clarke, fino a Star Trek. Studiare astronomia all’università – si compiace – è stata quindi l’ovvia conseguenza».

Tra le sue attività, Luca annovera anche una buona e pacata divulgazione sui social e la collaborazione al Planetario di Roma. Insieme all’amico Fabio Nottebella ha scritto “Giganti Ghiacciati, sulle orme delle sonde Voyager alla scoperta di Urano e Nettuno”, volume uscito lo scorso ottobre per Edizioni Dedalo. Si tratta del primo libro in assoluto in italiano che tratti specificamente di Urano e Nettuno. Insomma, non solo Marte e Venere, un po’ di spazio lo meritano anche i ciclopi.

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