In linea con la visione della Commissione Europea che mira a creare una “generazione libera dal tabacco” entro il 2040, promuovendo misure stringenti per ridurre il consumo di sigarette, Milano decide di estendere il divieto di fumo a tutte le aree pubbliche all'aperto dal 1° gennaio 2025.
L’aria più pulita, una città più vivibile. Milano ha deciso di voltare pagina: dal 1° gennaio 2025, il divieto di fumo sarà esteso a tutte le aree pubbliche all’aperto. Non si tratta solo di una battaglia contro le sigarette, ma di un impegno concreto per migliorare la salute dei cittadini e ridurre l’inquinamento urbano. Con questa misura, Milano si posiziona in prima linea tra le città europee che hanno scelto di dare respiro a strade, piazze e spazi condivisi. Un cambiamento ambizioso, ma necessario per costruire un futuro più sostenibile.
La misura, decisa dal Comune, rappresenta un nuovo passo avanti verso una città più salubre, in linea con le politiche europee contro il tabagismo e per la tutela dell’ambiente. Già dal 2021, Milano aveva imposto limitazioni progressivamente più stringenti, vietando il fumo alle fermate dei mezzi pubblici, nei parchi, vicino alle scuole e in altri spazi sensibili. Ora, si vuole limitare ulteriormente l’esposizione al fumo passivo e ridurre l’inquinamento atmosferico e urbano causato dalle sigarette. Secondo quanto previsto dal regolamento per la qualità dell’aria, sarà vietato fumare nei luoghi pubblici all’aperto, a meno di mantenere una distanza di almeno 10 metri da altre persone. Le multe previste per chi viola il divieto varieranno dai 40 ai 240 euro. La decisione si concentra sul fumo da tabacco, escludendo per ora le sigarette elettroniche.
La scelta di Milano si inserisce in un contesto europeo più ampio. La Commissione Europea, infatti, mira a creare una “generazione libera dal tabacco” entro il 2040, promuovendo misure stringenti per ridurre il consumo di sigarette. Con oltre 700.000 morti all’anno legate al tabagismo, l’UE ha intensificato i controlli sulla pubblicità, aumentato le accise sui prodotti del tabacco e incentivato divieti nei luoghi pubblici. Milano non è la sola a intraprendere questa strada. In Svezia, dal 2019, il divieto di fumo è stato esteso a tutte le aree all’aperto, incluse le terrazze dei bar, i parchi e gli ingressi degli edifici pubblici. Con un tasso di fumatori inferiore al 7%, la Svezia rappresenta uno dei modelli più virtuosi in Europa. Anche altre grandi città come Parigi e diverse località spagnole hanno adottato misure simili. Nella capitale francese, il divieto è in vigore nei parchi pubblici, mentre in Spagna molte spiagge hanno bandito le sigarette per proteggere l’ambiente dai mozziconi abbandonati.
Nonostante l’importanza del provvedimento, non mancano le opposizioni. Alcuni cittadini vedono il divieto come una limitazione delle libertà personali. L’obiettivo è chiaro: migliorare la qualità della vita, ridurre l’inquinamento e promuovere uno stile di vita più sano.