1 Dicembre 2025
/ 29.09.2025

Nasce Ergon-U19: il nuovo hub della sostenibilità e dell’innovazione scientifica

A Milano-Bicocca tecnologie all’avanguardia, ricerca condivisa e un’anima verde per affrontare le sfide ambientali e sociali del futuro

Un luogo dove la ricerca scientifica incontra l’innovazione tecnologica, l’impegno ambientale e la condivisione della conoscenza. È questo lo spirito di Ergon-U19, il nuovo edificio inaugurato oggi, 29 settembre 2025, presso l’Università di Milano-Bicocca. Alla cerimonia erano presenti la rettrice Giovanna Iannantuoni e il rettore eletto Marco Orlandi, che entrerà ufficialmente in carica dal 1° ottobre.

Pensato come un hub della sostenibilità e dell’innovazione, Ergon-U19 ospiterà laboratori di ricerca interdisciplinari, con un’attenzione particolare ai temi ambientali, alle tecnologie per la salute e alla fisica fondamentale. Ma non solo: uno degli elementi distintivi dell’edificio è lo spazio GAIA, un ambiente aperto e accessibile a tutta la comunità scientifica d’Ateneo, in linea con lo spirito collaborativo e inclusivo del PNRR.

“Oggi l’Università inaugura un centro d’avanguardia per la ricerca del futuro. Questo hub sarà innovativo non solo per le sue tecnologie, ma anche per le opportunità che offrirà ai ricercatori: qui studieranno soluzioni alle grandi sfide del nostro tempo, come l’ambiente e la salute”, ha dichiarato la rettrice Iannantuoni.

Con un investimento di 13,3 milioni di euro, Ergon-U19 è stato progettato per ridurre drasticamente le emissioni grazie all’utilizzo di geotermia e pannelli fotovoltaici. La sostenibilità è parte integrante della sua identità, non solo nella forma, ma soprattutto nella funzione: al suo interno, ogni spazio è concepito per promuovere una ricerca che impatti positivamente sull’ambiente e sulla società.

Il cuore pulsante di Ergon-U19 sono i laboratori, veri e propri motori di innovazione scientifica. Durante l’inaugurazione, i docenti Giuseppe Gorini e Luca Beverina hanno illustrato le attività che verranno svolte nei diversi centri di ricerca.

GEMMA (Geo-Environmental Measuring and Monitoring from multiple plAtforms), coordinato da Nicola Piana Agostinetti e Alessandra Savini, è un’infrastruttura d’eccellenza per il monitoraggio ambientale terrestre, marino e atmosferico. Utilizza tecnologie avanzate come droni ottici, laser e sensori in fibra ottica per sviluppare nuove tecniche di osservazione ambientale.

DUNE, guidato da Francesco Terranova, è parte di un grande progetto internazionale dedicato allo studio dei neutrini. Qui si sviluppano sistemi ottici avanzati e fotosensori al silicio per rilevazioni in argon liquido, contribuendo a una delle frontiere più affascinanti della fisica.

SCALE UP, diretto da Luca Beverina, lavora alla sintesi di materiali innovativi (organici, polimerici e compositi) pensati per l’economia circolare e la transizione energetica. L’obiettivo è produrre materiali a scala precompetitiva, pronti per il trasferimento tecnologico verso l’industria.

FAST, coordinato da Marco Paganoni e Marco Pizzichemi, si dedica allo sviluppo di rivelatori di particelle ultraveloce per gli esperimenti al CERN, con importanti applicazioni anche in ambito medico. I progressi in questo campo permetteranno, ad esempio, una PET più sensibile e meno invasiva, aprendo nuove prospettive anche per la diagnostica pediatrica.

Un altro elemento centrale del nuovo hub è GAIA – acronimo di Grande Ambiente per l’Integrazione di Apparati – uno spazio dotato di grandi strumentazioni scientifiche accessibili a tutte le ricercatrici e i ricercatori dell’Università. Questo approccio aperto e condiviso favorisce la contaminazione tra discipline, rendendo Ergon-U19 non solo un centro di ricerca, ma una fucina di idee e collaborazioni trasversali.

Ergon-U19 rappresenta un esempio concreto di come le università possano essere protagoniste nel costruire un futuro più sostenibile, innovativo e condiviso. Un luogo in cui scienza, ambiente e società si incontrano per generare soluzioni capaci di cambiare il mondo.

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