Negli Stati Uniti, circa 156 milioni di persone – quasi un americano su due – vivono in aree dove l’aria è così inquinata da rappresentare un rischio concreto per la salute. È quanto emerge dal nuovo rapporto State of the Air 2025 pubblicato dall’American Lung Association (ALA), che segnala un preoccupante peggioramento rispetto all’anno precedente, con un aumento del 16% delle persone esposte e il dato più alto registrato negli ultimi dieci anni.
I pericoli nascosti nell’aria: smog e particolato fine
Il rapporto si concentra su due principali inquinanti: l’ozono troposferico (comunemente noto come smog) e il particolato fine (PM2.5). Entrambi possono avere effetti molto gravi sulla salute umana. Tra i rischi associati figurano attacchi d’asma, problemi cardiovascolari, ictus, nascite premature e, nel lungo periodo, un aumento della probabilità di sviluppare il cancro ai polmoni o di soffrire di deterioramento cognitivo.
Clima e incendi aggravano la qualità dell’aria
Tra i fattori che stanno peggiorando la qualità dell’aria ci sono l’innalzamento delle temperature e gli incendi boschivi, eventi sempre più frequenti e intensi a causa della crisi climatica. Nel 2023, ad esempio, il fumo degli incendi in Canada ha attraversato il confine, portando gravi picchi di inquinamento atmosferico in vaste zone del Midwest e della costa est degli Stati Uniti.
Uno degli aspetti più critici messi in luce dal rapporto riguarda le disuguaglianze razziali ed economiche nell’esposizione agli inquinanti. Le comunità nere, latine e native americane hanno una probabilità significativamente maggiore – fino a tre volte – di vivere in zone dove sia lo smog sia la fuliggine superano i limiti di sicurezza. Questo evidenzia un problema di giustizia ambientale che richiede interventi mirati.
Le città più inquinate e quelle più virtuose
A guidare la classifica delle città con la peggiore qualità dell’aria troviamo ancora una volta località californiane come Los Angeles, Bakersfield e Visalia. In netto contrasto, solo due città – Bangor nel Maine e San Juan a Porto Rico – sono riuscite a ottenere valutazioni positive su tutti e tre gli indicatori considerati dall’ALA: ozono, particolato giornaliero e annuale.
L’American Lung Association invita le autorità federali, statali e locali a rafforzare le normative ambientali e ad accelerare la transizione verso energie pulite. Il rapporto sottolinea inoltre come molte delle attuali criticità derivino anche dall’indebolimento delle politiche ambientali avvenuto durante l’amministrazione Trump, che ha cancellato o indebolito diverse regolazioni anti-smog.