21 Dicembre 2024
Milano, 8°

Esteri, Speciali

Ritirandosi, Biden vince

23.07.2024

Rinchiuso nella casa al mare di Rehoboth con la moglie Jill e due fidati consiglieri, Biden si convince di ritirarsi. Poi la lettera. La reazione di Trump e Vance conferma la preoccupazione dei repubblicani di gestire la candidatura della giovane vicepresidente Harris, dopo aver spostato l’attenzione degli elettori sull’età dei candidati.

Un ultimo servizio al Paese e alla democrazia. Così Joe Biden ha motivato, in una lettera pubblicata su X, la rinuncia a candidarsi per un secondo mandato presidenziale. L’annuncio, seguito solo più tardi dall’investitura della vicepresidente Kamala Harris come candidata ha riaperto la gara, che sembrava ormai perduta, contro il duo repubblicano Donald Trump e J.D. Vance. La sofferta decisione è giunta dopo giorni di assedio mediatico e pressioni del partito, tutte scaturite dalla mediocre prestazione al dibattito con Trump del 27 giugno. Rinchiuso nella casa al mare di Rehoboth con la moglie Jill e due fidati consiglieri, Biden avrebbe deciso di gettare la spugna nella serata di sabato. Dopo averci dormito sopra, domenica mattina avrebbe prima confermato la scelta, poi tenuto una riunione su Zoom per informare i collaboratori più stretti e solo allora pubblicato la lettera. Erano le 19.46 ora italiana. Fino a venerdì, lo staff di Biden aveva anticipato la ripresa della campagna non appena scomparsi i sintomi del Covid. Il ribaltamento della posizione ha colto tutti di sorpresa, soprattutto per la mancanza dei consueti segnali preparatori.

Biden è solo il terzo presidente in questo secolo a non ripresentarsi affatto, ma anche l’unico a farlo in piena campagna elettorale. Tanto Truman, nel 1952, quanto Johnson, nel 1968, si ritirarono nel febbraio-marzo, quando sulla carta esistevano ancora margini di recupero. In realtà, i loro sostituti Adlai Stevenson e Hubert Humphrey persero malamente contro i candidati repubblicani Dwight Eisenhower e Richard Nixon. In più, al ritiro non è seguito l’immediato annuncio della squadra alternativa. Sono in molti, dunque, a chiedersi quanto sia convenuto portare Biden a ritirarsi sotto il fuoco dei giornali amici e del proprio stesso partito.
È improbabile che la candidatura della Harris spinga i repubblicani a moderare i toni. In compenso, dalla reazione preoccupata di Trump e Vance è però evidente che Biden abbia sparigliato e riaperto giochi che sembravano già fatti. In ordine sparso, i repubblicani hanno accusato Harris di aver nascosto alla nazione le “vere condizioni del presidente”; sostenuto che ella non possa utilizzare da sola i fondi raccolti con Biden; tentato di sganciare Trump dal dibattito già previsto per settembre e così via.

Il timore è evidentemente che l’attenzione degli elettori si sposti dall’età (a 78 anni d’età, è oggi Trump il candidato più anziano di sempre) alla proposta politica. Allo stesso modo, la candidatura di una donna non bianca porterà molti a rimarcare come i repubblicani candidino solo maschi bianchi. Quanto ciò valga e come sfruttarlo resta però sconosciuto, così come è del tutto indimostrato che ciò basti a far eleggere Harris. Insomma, se Atene piange, Sparta non ride. Al di là del balletto di dichiarazioni, bisognerà quindi aspettare che dai sondaggi per nomi solo in parte selezionati si passi ai voti reali. Per un giudizio sulla campagna elettorale sempre più bizzarra, bisognerà poi attendere qualche decennio.

Condividi