05.07.2024
Paladina del mare, Roberta Pietrasanta lavora per garantire un futuro al pianeta. A bordo della Conrad, la nave di Sea Shepherd Italia dedicata a Joseph Conrad, celebre scrittore e marinaio, protegge l’ecosistema e la biodiversità marina.
La Conrad è la sua casa, la crew la sua famiglia. Roberta Pietrasanta non ha dubbi sul perché ha deciso di dedicare la vita al mare. «Per amore dell’avventura», dice con orgoglio. «Mamma e babbo mi lanciarono in acqua marina quando avevo sei mesi», racconta. Era quindi destino che diventasse una donna navigante. Dopo una lunga esperienza da skipper, si è unita a Sea Shepherd Italia, sezione locale dell’organizzazione internazionale nata nel 1977, che opera in tutto il mondo per fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani.
Ora Roberta è la capitana della Conrad, una delle navi della flotta di Sea Shepherd, catamarano di 17 metri, dotato di un gommone fuoribordo a chiglia rigida. La sua particolarità è di avere delle telecamere, tra cui una termica ad alta tecnologia, grazie alle quali l’equipaggio può combattere con agilità gli innumerevoli crimini che ancora affliggono le acque del Mediterraneo.
Salvare il mare per salvare tutti, questo il concetto. I volontari che hanno destinato il loro tempo a Sea Shepherd Italia nel 2023 sono stati 274, dei quali 135 provenienti dall’estero. In un anno hanno totalizzato ben 177.027 ore di volontariato, che sommate corrispondono a circa venti anni di tempo. In particolare, la crew della Conrad nel 2023 ha visto l’avvicendarsi di trentaquattro volontari: di cui nove under 30, diciassette donne, e ventidue di nazionalità italiana.
Non è facile gestire una ciurma, ma Roberta ha sviluppato un sistema infallibile: «Barca ed equipaggio si gestiscono col – mio – metodo “CCU”: competenza, coraggio, e umiltà». Rispetto delle regole, ordine, sicurezza: per guidare la Conrad ci vuole una donna forte e determinata, pronta a raggiungere l’obiettivo attraverso la tattica dell’azione diretta, distintiva di Sea Shepherd. «Le missioni consistono nel cercare attrezzature illegali da pesca e rimuoverle, o nell’intercettare e fermare l’azione contestuale di bracconaggio – spiega –. Gli attacchi possono essere legati alla superbia di qualche bracconiere che ritiene sé stesso nel diritto di pescare illegalmente. La maggior parte delle volte fioccano multe e sequestri da parte delle autorità».
Tra le operazioni di maggior successo a cui ha preso parte la Conrad, c’è la campagna per la foca monaca del Mediterraneo, che in un solo anno ha permesso di dimezzare le trappole illegali per polpi, principale fonte di sostentamento per le foche monache. Nel 2022, infatti sono state rimosse dal mare 7.672 trappole illegali per polpi, un anno dopo, nello stesso periodo e nello stesso tratto di mare, ne sono state smantellate 3.904. Il risultato di due anni di attività è di 11.576 trappole illegali sottratte all’illegalità.
L’alleanza con i membri la Guardia Costiera e della Guardia di Finanza è fondamentale: «Per noi sono innanzitutto esseri umani che incontriamo nei porti e che scopriamo il più delle volte essere volenterosi, impegnati, empatici – conclude Roberta –. Collaboriamo condividendo informazioni, posizioni, mappe, pattugliamenti, talvolta anche ideali».
Sea Shepherd Italia ha collaborato con: Nel 2023 guardia costiera, guardia di finanza, capitaneria di porto, ROAN (GDF), carabinieri forestali, polizia ambientale, polizia provinciale, questure, autorità portuali e ministero dell’ ambiente e della sicurezza.