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Ambiente, Istruzione

Se si conosce il mare, lo si rispetta

08.11.2024

Portare il mondo degli oceani, la loro cultura, la loro biodiversità e la loro tutela, direttamente nei programmi scolastici è una necessità chiara e sensibile per far indagare alle nuove generazioni l’importanza della biodiversità. Occorre formare i ragazzi, ma anche adulti e docenti. Il progetto.

È partita da Napoli “Il Mare a Scuola”, una campagna educativa di primaria importanza, lanciata dalla Fondazione Marevivo in collaborazione con MSC Foundation, per portare il marela sua cultura, la sua biodiversità e la sua tutela – direttamente nei programmi scolastici. Questo progetto ambizioso risponde a una necessità chiara: oltre sette italiani su dieci, secondo un sondaggio SWG, non conoscono le funzioni essenziali degli oceani, un dato che evidenzia l’urgenza di sensibilizzare le nuove generazioni. La campagna si snoda lungo le città costiere, con prime tappe a Palermo, Livorno (28 ottobre) e Genova (30-31 ottobre), coinvolgendo centinaia di studenti delle scuole primarie e secondarie e puntando a rendere la conoscenza dell’ambiente marino parte integrante dell’istruzione in Italia.

Tornando al sondaggio SWG il 60% degli intervistati si dice preoccupato per la salute del mare e il 58% insoddisfatto dalle azioni di Governo per tutelarlo. Soltanto il 21% è certo dell’affermazione che i mari producono oltre il 50% dell’ossigeno del pianeta, mentre appena il 15% condivide l’affermazione che il mare ospita oltre il 90% della flora e della fauna del pianeta. Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, ha sottolineato come l’obiettivo sia «portare il mare nelle scuole», con l’intento di radicare nei giovani una consapevolezza ecologica profonda. Il progetto mira a sensibilizzare anche le istituzioni, chiedendo al Ministero dell’Istruzione di adottare quanto prima nelle scuole attività mirate a promuovere l’importanza della conservazione degli ecosistemi marini, come previsto dall’articolo 9 della “Legge Salvamare”.

«La difesa della biodiversitàspiega Giugni – e tutto quello che comporta deve essere condiviso, essere consapevoli che insieme dobbiamo farlo. Occorre formare i ragazzi ma anche adulti e i docenti. La legge all’articolo 9 ci dice cosa fare; la legge è partita. È stata ripresa dalle linee-guida dell’Educazione Civica. Ora però non si può più attendere l’attuazione che deve arrivare al più presto» A bordo della motonave Patrizia, simbolo itinerante della campagna, il direttore generale di MSC Foundation, Daniela Picco, ha ricordato che «se si conosce il mare, lo si rispetta», e che l’educazione è il veicolo essenziale per instillare questo rispetto. Da oltre un decennio Marevivo e MSC Foundation collaborano a iniziative come “Delfini Guardiani”, per le scuole elementari e medie, e “Nauticinblu” per le scuole professionali del mare. Con “Il Mare a Scuola” si apre una nuova fase, con l’ambizione di includere la cultura del mare in tutte le scuole italiane, di ogni ordine e grado. Testimonial della campagna sono l’attrice Giusy Buscemi e il regista Jan Michelini, a supporto di un’iniziativa che evidenzia il ruolo centrale della scuola nel promuovere una “transizione culturale”. In un contesto globale di crisi ambientale, “Il Mare a Scuola” si pone come progetto essenziale per formare cittadini consapevoli e custodi di un patrimonio marino che rappresenta il 71% del nostro pianeta, perché – sostiene la presidente di Marevivo. «un cambiamento sistemico è possibile, se nasce sui banchi di scuola».

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