25 Aprile 2025
/ 4.02.2025

Stop alle gare per le concessioni idroelettriche fino a dicembre: FI, PD e IV bloccano le assegnazioni

aerial view of the water dam in vacha reservoir bulgaria

Un emendamento bipartisan sospende le gare per le concessioni idroelettriche fino alla fine dell’anno. Il settore tira un sospiro di sollievo, ma le polemiche non mancano.

Le concessioni idroelettriche restano congelate fino a dicembre. Forza Italia, Partito Democratico e Italia Viva hanno approvato un emendamento che blocca le gare per l’assegnazione degli impianti fino alla fine del 2025, una mossa che ha subito diviso politica e settore energetico.

La decisione arriva in un momento di grande incertezza per il comparto, con diversi gestori storici che rischiavano di perdere le concessioni a favore di nuovi operatori. Le grandi aziende idroelettriche italiane chiedevano da tempo una maggiore stabilità normativa per poter pianificare investimenti a lungo termine.

Ma il rinvio non piace a tutti. Le associazioni ambientaliste e alcuni economisti criticano il provvedimento, sostenendo che ritarda un necessario processo di modernizzazione e concorrenza nel settore delle rinnovabili. Secondo i critici, il blocco favorisce gli operatori esistenti e impedisce l’ingresso di nuovi soggetti che potrebbero rendere il sistema più efficiente e sostenibile.

Il futuro delle concessioni idroelettriche in Italia resta quindi un tema aperto. La sospensione delle gare dà respiro alle aziende, ma il dibattito su chi e come dovrà gestire questa risorsa strategica è tutt’altro che chiuso.

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