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Esteri

Tajani: il Ppe non si alleerà con il gruppo di ultradestra Id

29.11.2023

La Lega, che ne fa parte, “è diversa”, ma mai con Le Pen e l’Afd

Bruxelles, 29 nov. (askanews) – Il gruppo Id (Identità e democrazia) dell’estrema destra al Parlamento europeo, di cui fa parte la Lega, “rimarrà sempre fuori” dal confronto democratico sulle politiche e la legislazione dell’Ue, e non farà parte quindi di una possibile alleanza con il Ppe dopo le prossime elezioni europee. E’ quanto ha detto, in sostanza, il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine della riunione ministeriale della Nato oggi a Bruxelles.

In particolare, ha rilevato Tajani, con i due partiti francese e tedesco dell’Id (il Rassemblement National di Marine Le Pen e Alternative für Deutschland) non si può “costruire nulla di positivo”; ma, ha precisato, “la Lega è completamente diversa”, e con il Carroccio si può “collaborare a livello europeo”. Comunque, ha osservato, “l’accordo ideale” all’Europarlamento sarebbe quello tra Ppe, Conservatori (gruppo Ecr, di cui fa parte Fdi)) e Liberali (gruppo Renew), senza Id, anche se tutto dipenderà dall’esito delle elezioni europee di giugno.

Il gruppo “Id rimarrà sempre fuori da un un perimetro di confronto, perché nega di fatto l’Unione europea, nega l’Euro, e ci sono posizioni molto critiche anche rispetto alla Nato. Detto questo, io considero la Lega completamente diversa da Alternative für Deutschland e dal partito della signora Le Pen, “perché ha posizioni diverse”, anche se “stanno nello stesso gruppo”, ha detto Tajani, rispondendo alla domanda di un giornalista.

“Faccio un esempio: io – ha ricordato – ho molto criticato una posizione di Afd sui bambini che hanno delle disabilità, perché non si può pensare di ricreare le classi differenziali per non fare un danno ai bambini normali, che poi voglio sapere chi è un bambino normale e chi no; ma la riforma proposta dal ministro della Lega che si occupa di questo problema in Italia (Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, ndr) va in direzione opposta a quella di Afd. Quindi sono posizioni per quanto mi riguarda incompatibili. Non possiamo accettare una visione che non rispetta la dignità della persona da parte dell’Afd; ma la posizione della Lega, per come realizzarla nella riforma del ministro che abbiamo approvato, va invece nella direzione positiva, inclusiva, quindi di solidarietà”.

“Quindi – ha puntualizzato Tajani -, da questo punto di vista noi siamo pronti a collaborare con la Lega a livello europeo, ma assolutamente no con l’Afd e con la signora Le Pen. Siamo pronti a collaborare, come abbiamo già fatto, con i Conservatori. Io ricordo che ho sconfitto il candidato socialista nella corsa alla presidenza del Parlamento europeo, nel febbraio 2017, con un accordo tra Popolari, Conservatori e Liberali. Questo – ha sottolineato – sarebbe l’accordo ideale. Poi dipende naturalmente dal voto: non siamo in Italia, ci sono realtà diverse, maggioranze diverse, istituzioni diverse, e quindi è più complicato. L’importante è che ci sia stabilità e che non ci siano fondamentalismi”.

“Come condanno fortemente le posizioni dell’Afd, non condivido assolutamente, per altre questioni – ha aggiunto poi il leader di Forza Italia – le posizioni sulla lotta al cambiamento climatico di Frans Timmermans”, l’ex vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per il Green Deal, dimessosi in agosto per partecipare alle elezioni politiche in Olanda, dopo essere stato duramente attaccato dal Ppe e dai Conservatori per le proposte legislative da lui difese con forza sulla transizione verde, soprattutto in campo agricolo.

A un giornalista che chiedeva se tutto questo non significhi mettere in discussione la collocazione della Lega nel gruppo Id, il ministro ha replicato: “Non dipende da me decidere, la lega fa quello che vuole. Non voglio interferire nell’attività di altri partiti”.

“Dico soltanto – ha concluso Tajani – che noi con l’Afd e con la signora Le Pen non possiamo costruire nulla di positivo, cioè non possiamo governare l’Europa insieme a loro”.

Loc

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