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Scienza e tecnologia

Tesla compie 20 anni: Elon Musk visionario irascibile

27.06.2023

Dopo soli 20 anni, Tesla Model Y è diventata l’auto più venduta in Europa e la terza a livello mondiale. È stata la visione di Musk, ma in realtà l’idea è dei due ingegneri informatici, Martin Eberhard e Marc Tarpenning.

«Quello è tutto matto». Sì, probabilmente non tutte le rotelle girano nel verso giusto nel cervello di Elon Musk, ma quando nel 2004 scommise 7 milioni e mezzo di dollari su una società che voleva rivoluzionare il mondo delle auto, di sicuro sapeva bene cosa stesse facendo. Musk divenne socio di un’azienda nata l’anno prima, il 1° luglio 2023, e come capita a quelli che entrano nel club dei visionari, il mondo poi gli andato dietro.

Insomma, la storia di Tesla compie 20 anni, e sappiamo oggi com’è finita, visto che secondo l’Unione Europea tutti noi, nel 2003, dovremmo avere un’automobile che viaggia soltanto grazie a batterie elettriche. La visione di Elon, appunto, ma in realtà l’idea di Martin Eberhard e Marc Tarpenning, ovvero i due ingegneri informatici che fondarono quella che allora sembrava solo una scommessa. Eberhard era appassionato di auto sportive, il suo socio puntava sull’ambientalismo: la Silicon Valley era il posto perfetto per crederci, ed ecco allora i primi prototipi. Che, grazie all’investimento del miliardario un po’ matto, si tradussero cinque anni dopo nella prima serie di auto vere, la Roadster.

Il resto è un viaggio nel futuro in cui ormai siamo. I numeri parlano chiaro; Tesla Model Y è diventata l’auto più venduta in Europa e la terza a livello mondiale. Con 1,3 milioni di pezzi venduti e una crescita del 40% nel 2022 rispetto al 2021. Questo non deve sorprendere noi italiani, perché ovviamente nel nord del continente – dove le infrastrutture per la mobilità elettrica sono avanti anni luce – avere un’auto a combustibili fossili sta diventando una rarità. Per non dire negli Usa, Tesla alla fine di quest’anno potrebbe toccare i 2 milioni di veicoli immatricolati globali. Il che vuol dire essere alla pari dei marchi più tradizionali.

La scommessa, dunque, è vinta. La società di Musk, che punta al traguardo di 20 milioni di auto vendute nel 2030, è stata – come si dice – “disruptive”, cambiando i paradigmi del mercato: non ha concessionarie ma showroom, ha aperto gigafactory in Cina, ma anche in Europa e Stati Uniti, ha cominciato a tagliare i prezzi rendendo le auto elettriche non più solo per chi ha il portafoglio pieno. Fa ancora pochi utili, ma ne farà sempre di più. Non guida ancora da sola (come aveva promesso Musk), ma questa è un’altra storia.

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