14.03.2024
Il 2024 è fitto di appuntamenti che celebrano l’estro di Johann Sebastian Bach, tra cui anche il tricentenario della prima esecuzione di uno dei più grandi capolavori della musica sacra di tutti i tempi: “Passione secondo Giovanni”.
Due mogli, venti figli, una produzione sterminata con oltre mille composizioni, tre brani che ancora volano nello spazio e, dopo quasi tre secoli, perfino una dedica di Google. Non aveva chitarre, basso, batteria o altri strumenti simili, ma alle tastiere era riuscito a suonare e fare di tutto. A ragione è considerato uno dei più grandi geni della musica, tanto che anche il cinema ha utilizzato le sue note in pellicole come, ad esempio, quelle girate da Pier Paolo Pasolini (Accattone 1961, Il Vangelo secondo Matteo 1964), Ermanno Olmi (L’albero degli Zoccoli 1978) e Andrej Tarkovskij (Solaris 1972). Per celebrare l’estro di Johann Sebastian Bach, il 2024 è fitto di appuntamenti. A organizzare gli eventi una giovane associazione con base a Torino, la Società Bachiana italiana. «Il 2024 segna il tricentenario della prima esecuzione della “Passione secondo Giovanni” – commenta Maria Borghesi, vicepresidente del consesso – un’opera che rimane tra i più grandi capolavori della musica sacra di tutti i tempi. Per commemorare questo anniversario abbiamo organizzato una serie di iniziative che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno».
Nel mese di marzo, in concomitanza con il 339° compleanno di J.S. Bach e la Festa Europea della Musica Antica, avrà luogo l’inaugurazione della mostra immersiva e digitale itinerante dal titolo “300 anni di Passione: La Johannes Passion (1724-2024)”. Sarà ospitata in diversi Conservatori di musica e Festival musicali in tutta Italia, e partirà dal Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia (14-21 marzo) per poi spostarsi a quello di Terni, il “Giulio Briccialdi” (22 marzo – 3 aprile). Ad aprile, in collaborazione con l’Orchestra Frau Musika, due giornate di studio sulla Passione secondo Giovanni a Treviso (sabato 6 aprile) e Vicenza (domenica 7 aprile). Al dibattito interverranno rinomati relatori, quali Chiara Bertoglio (Conservatorio di Cuneo), Maria Borghesi (Conservatorio di Vicenza), Andrea Marcon (Schola Cantorum Basiliensis), Raffaele Mellace (Università di Genova) e Alberto Rizzuti (Università di Torino).
Ma non solo mostre e convegni, la musica di Bach, oltre a essere inserita nel Golden record – il disco di rame imbarcato sulla sonda spaziale Voyager 2 – è riuscita ad entrare pure nelle scuole. Lo scorso autunno, infatti, ci sono stati incontri rivolti agli studenti dei licei musicali, focalizzati sugli aspetti teologici, musicali e drammatico-spettacolari della Passione secondo Giovanni. «I risultati di queste esperienze – precisa Pier Francesco Miccichè, responsabile della comunicazione di Bach.it – saranno condivisi nei prossimi mesi sul sito web della Società in forma di pacchetto didattico». Ma le iniziative non finiscono qui perché durante tutto il 2024, sui social network e sul sito della Società Bachiana Italiana, saranno pubblicati contenuti divulgativi sulla genesi, il contesto storico e biografico, il significato teologico e il valore artistico della Passione, insieme a suggerimenti d’ascolto e un calendario aggiornato dei concerti bachiani in Italia.
Credito fotografico: BBC