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Ambiente, Architettura e Design, Sostenibilità

L’Italia s’inventa le proprie case che producono energia

08.11.2024

L’esperimento italiano che non prevede costi in bolletta, ma produrrà energia aggiuntiva sarà presto realtà. Accorgimenti “Future Proof”, “doppio guscio”, colonnine elettriche che restituiscono l’energia, materiali biologici ad altissime prestazioni. Previste pure le ricariche gratuite per le auto elettriche. Dove, come e quando.

Si parla tanto di consumi energetici, dell’esigenza di abbatterli il più possibile e di quanto le nostre abitazioni abbiano un impatto enorme sulle emissioni. Se da un lato però esistono da tempo progetti che mirano a ridurle, meno nota è la possibilità di vivere in luoghi che non si limitano alle emissioni zero. Ma che, addirittura, di energia ne producono. Si tratta di Case Green che in alcuni casi già esistono, e una di esse sta per arrivare in Italia.
Il nostro Paese è pronto a inaugurare, entro la primavera 2025, il complesso residenziale Green Village. Sorgerà in Val Camonica, per la precisione a Ponte di Legno (provincia di Brescia), e sarà costituito da villette private o plurifamiliari completamente autosufficienti dal punto di vista energetico. Questo vuol dire che, oltre a non prevedere consumi e quindi costi in bolletta, produrranno energia aggiuntiva. Ulteriore aspetto di grande interesse che il progetto presenta è la possibilità di sfruttare l’energia prodotta dalle Case Green per la propria sussistenza. Non solo: le normative vigenti prevedono anche la possibilità di rivendere l’energia prodotta dalla propria abitazione e di cui non si faccia un uso privato.

Ma come funziona? Partiamo dal presupposto che la loro costruzione prevede il solo utilizzo di materiali ecosostenibili e privi di sostanze tossiche. In più le abitazioni sono avvolte in un “doppio guscio”, che funziona a livello sia acustico che termico. Importante proprio il secondo aspetto, che ha lo scopo di eliminare del tutto punti freddi. Tramite colonnine elettriche c’è poi la possibilità di immagazzinare e conservare l’energia in eccesso, utilizzabile poi in svariati modi. Tra cui quello di ricaricare senza alcun costo le auto elettriche.
L’esperimento italiano, va detto, è tutt’altro che isolato in Europa. In Germania, vicino al confine con la Danimarca, esiste infatti il villaggio di Sprakebuell che sfrutta le turbine eoliche per sostentare gli abitanti e vendere ulteriore energia con importanti ricavi. In Portogallo sorge invece la mini-casa Ursa, il cui autosostentamento nasce dai pannelli solari. Più simile alla soluzione di Ponte di Legno è invece quella adottata in Austria, dove appartamenti avvolti da un involucro di altro tipo hanno generato soluzioni abitative “Carbon Zero”.

Grande la soddisfazione di Marco Guerini, responsabile tecnico del Green Village e che ne ha illustrato l’innovativo sistema di costruzione chiamato G-System: «Il suo doppio guscio divide la casa dall’ambiente esterno, con temperature e umidità sempre ottimali. Poi un insieme di accorgimenti chiamato Future Proof permette di rinnovare, modificare o integrare gli impianti interni. Il tutto sfruttando solo energie da fonti rinnovabili, e quindi con impatto zero sull’ambiente e nessun costo per l’energia».
Cruciale anche lo studio di tecnologie e materiali, che includono isolanti riciclabili, pietre naturali e locali, vernici ad acqua, tetti in ardesia, tessili biologici, legno e lana di roccia. Tutti elementi per un progetto che potrebbe anche fare scuola.

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