9 Maggio 2025
/ 7.05.2025

Blackout in Spagna, Sanchez: “Non è colpa delle rinnovabili”

Il premier ha parlato di “manipolazione gigantesca” e ha accusato la destra di agire come “portavoce improvvisati delle lobby energetiche”

Il presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez è intervenuto il 7 maggio al Congresso per spiegare quanto accaduto durante il blackout che il 28 aprile ha colpito gran parte della penisola iberica. Nell’occasione, ha difeso con decisione la strategia energetica basata sulle fonti rinnovabili, accusando l’opposizione di diffondere falsità e di voler sabotare la transizione ecologica: “Non è colpa delle rinnovabili”.

Il blackout del 28 aprile: un collasso senza precedenti

Poco dopo mezzogiorno, il 28 aprile, la Spagna ha perso improvvisamente circa 15 gigawatt di capacità elettrica – più della metà della produzione nazionale – nel giro di pochi secondi. Il blackout ha lasciato senza corrente quasi tutta la Spagna continentale, il Portogallo, Andorra e alcune aree del sud della Francia. Le conseguenze sono state gravi: interruzioni nei trasporti e nei servizi essenziali, disagi diffusi per milioni di persone e almeno otto vittime riconducibili direttamente o indirettamente all’evento. Solo nella notte tra il 28 e il 29 aprile l’elettricità è tornata in maniera stabile grazie a un delicato processo di riavvio della rete.

Nel suo discorso al Parlamento, Sánchez ha respinto con forza le accuse del Partito Popolare e di Vox, che hanno messo sotto accusa il ruolo delle fonti rinnovabili, sostenendo che la crisi avrebbe dimostrato la fragilità del nuovo modello energetico. Il premier ha parlato di “manipolazione gigantesca” e ha accusato la destra di agire come “portavoce improvvisati delle lobby energetiche”.

Sánchez ha ribadito che non esistono prove che colleghino il blackout all’utilizzo delle rinnovabili e ha rinnovato l’impegno del governo per una Spagna a basse emissioni. “Il nostro futuro energetico sarà verde o non sarà”, ha dichiarato, sottolineando i vantaggi in termini di sostenibilità, occupazione e indipendenza energetica.

Le reazioni dell’opposizione e nuove proposte in campo

Dalla sinistra indipendentista, Gabriel Rufián di Esquerra Republicana ha rilanciato l’idea di una rinazionalizzazione della rete elettrica, sostenendo che l’energia deve tornare a essere un diritto, non un bene soggetto alla logica del profitto. Il blackout ha comunque messo in evidenza le fragilità della rete elettrica spagnola e ha riacceso il confronto politico sul suo rafforzamento.

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