7 Giugno 2025
/ 5.06.2025

Incendi in Canada e sabbia dal Sahara: New York respira male

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, Etifor, spin-off dell’Università di Padova, lancia un allarme: sempre più foreste emettono più CO₂ di quanta ne assorbano. Incendi, insetti, degrado e crisi climatica sono tra le cause principali.

Il caso più emblematico è il Canada, dove 225 milioni di ettari di foreste gestite dall’uomo hanno smesso di sequestrare CO₂, diventando emettitrici nette: da un assorbimento medio di 30,5 milioni di tonnellate annue si è passati a emissioni di 131,2 milioni. Solo nel 2023 gli incendi hanno distrutto 15 milioni di ettari. In British Columbia, tra il 2000 e il 2020, gli attacchi di coleotteri hanno danneggiato 20 milioni di ettari.

In Europa, la Finlandia è in bilancio di carbonio negativo dal 2021, mentre Germania ed Estonia registrano cali drastici dello stock di carbonio per effetto combinato di siccità e fitopatie.

Anche nei Paesi tropicali, deforestazione e degrado trasformano le foreste in fonti nette di CO₂. Secondo Etifor, senza interventi mirati, le foreste statunitensi potrebbero diventare una fonte di emissioni entro il 2070.

In Italia, al contrario, i dati Ispra del National Inventory Document 2025 mostrano un aumento nella capacità di assorbimento delle foreste, fino al 14% delle emissioni nazionali nette. Un balzo attribuito a un aggiornamento dei sistemi di monitoraggio, ma che richiede ulteriori verifiche, considerando la tendenza opposta a livello europeo.

Intanto, il cambiamento climatico continua a colpire duramente anche la costa Est degli Stati Uniti, dove incendi in Canada e una nube di sabbia sahariana stanno peggiorando la qualità dell’aria. Il National Weather Service ha emesso un’allerta per New York, New Jersey e Connecticut: le autorità raccomandano alle persone vulnerabili di rimanere in casa. Le particelle sottili contenute nel fumo degli incendi possono penetrare nei polmoni e nel sangue, provocando bronchiti, asma e altri disturbi.Nel 2023 il Canada ha bruciato oltre 4.500 ettari, oscurando i cieli delle metropoli americane. Quest’anno si contano già oltre 170 fronti attivi, metà dei quali fuori controllo.

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