28.06.2023
Colorare la pavimentazione del rettangolo di gioco, sormontato da canestro e tabellone, è diventato un progetto di street art e rigenerazione urbana.
Un campo di basket in uno spazio verde pubblico all’aperto trasformato in un’opera d’arte, da calpestare ritrovandosi con il pallone a spicchi tra le mani. Colorare la pavimentazione del rettangolo di gioco, sormontato da canestro e tabellone, è diventato un progetto di street art e rigenerazione urbana, in cui la pratica sportiva aperta a tutti diventa momento di coinvolgimento sociale e culturale.
Un’idea nata nel 2021 da Paolo “Baro” Baraldi, ex giocatore di basket, che si è ispirato a quanto visto negli Stati Uniti anni prima e ha poi deciso di mettere in pratica tra la prima e la seconda ondata della pandemia, formando un team per dare vita allo Street Art Ball project. Un percorso tra arte e sport che ha trovato il suo momento di amplificazione in occasione di “Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023”, con sei opere realizzate su campetti da basket da street artist provenienti dal panorama artistico nazionale e internazionale equamente suddivise tra i due territori provinciali, la prima delle quali inaugurata al parco don Seghezzi al quartiere Villaggio degli Sposi di Bergamo. In tale contesto, l’intervento dell’artista Ale Senso ha reinterpretato in chiave artistica il concetto di cura, richiamandosi alla sponsorizzazione di Habilita Robotics Healthcare. E valorizzando un luogo di pubblico svago con un messaggio sull’importanza della salute.
Per chi gioca a pallacanestro, questi spazi non sono solo campi di gioco: sono luoghi di incontro, di scambio, di relazione. Un progetto che unisce street ball e street art, per dare vita a opportunità di aggregazione all’aperto dopo lunghi periodi di rapporti a distanza che ancora fanno fatica ad essere smaltiti. Non solo. Il campo da basket è il luogo in cui ragazzi e ragazze si incontrano per giocare, ma diventa anche luogo di sperimentazione artistica, e – come sottolinea Paolo “Baro” Baraldi – il giocatore diventa egli stesso parte dell’opera, che diventa disegno in movimento.
Con questa iniziativa lo sport diventa ancora di più strumento inclusivo, perché riporta i giovani all’aria aperta, e i campi di basket colorati sono vere opere d’arte da preservare, grazie alle tecnologie dei materiali messe a disposizione degli artisti per fissare i colori. Ale Senso, Street Artist, dice di avere perso la bussola quando si è ritrovata a operare non più in verticale, ma sul fondo di un rettangolo di gioco del basket ha potuto esprimersi in modo assolutamente originale, dicendosi pronta a replicare l’esperienza in giro per l’Italia.
Se Bergamo, culla dell’idea, è la provincia d’Europa con più campi di basket dipinti, ben 14, il progetto Street Art Ball fa scuola e si espande. Interventi sono stati già pianificati a Pordenone, Nuoro, San Vito lo Capo, e ora si arriva in Emilia-Romagna. Arte da calpestare per andare a canestro.