04.02.2025
Utilizzata come vettore energetico, ha una densità energetica molto elevata ed è facile da trasportare
Ottimizzare l’energia verde, come il solare e l’eolico, convertendola in ammoniaca. È l’obiettivo del progetto Faster (Flexible Ammonia Synthesis Technology for Energy StoRage) (Tecnologia flessibile di sintesi dell’ammoniaca per lo stoccaggio dell’energia), che punta a sviluppare un metodo innovativo e sostenibile per lo stoccaggio dell’energia verde, con l’obiettivo cruciale di contribuire a un futuro più pulito e rafforzare la sicurezza energetica in Europa.
Convertendola in ammoniaca, una sostanza che può essere facilmente immagazzinata e trasportata allo stato liquido, l’energia può essere utilizzata in un secondo momento. Ciò è fondamentale per affrontare il problema delle fluttuazioni stagionali della produzione e dei vari tipi di consumo di energia.
Vettore sostenibile
L’ammoniaca liquida, utilizzata come vettore energetico, offre vantaggi unici. Ha una densità energetica molto più elevata rispetto all’idrogeno liquefatto ed è più facile e conveniente da trasportare. Inoltre, l’ammoniaca è, a oggi, già ampiamente prodotta e utilizzata, in particolare nell’industria dei fertilizzanti, il che significa che esistono protocolli ben consolidati per maneggiarla e conservarla in sicurezza. Oltre allo stoccaggio dell’energia, la tecnologia contribuisce anche a rendere più sostenibile la produzione di fertilizzanti, un settore a oggi fortemente dipendente dai combustibili fossili. Ciò non solo contribuisce a ridurre le emissioni di CO₂, ma diminuisce anche la dipendenza dell’Europa dal gas naturale d’importazione.
Progetto internazionale
“Questo progetto combina le conoscenze e le competenze dei migliori ricercatori e aziende europee per fornire una soluzione sostenibile ed economica per lo stoccaggio dell’energia a lungo termine”, ha affermato Jimmy A. Faria, della Facoltà di Scienze e Tecnologie (S&T) dell’Università di Twente nei Paesi Bassi, coordinatore del progetto che ha visto la partecipazione di otto partner provenienti da cinque Paesi, ossia Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Italia e Regno Unito.