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Arte, Cultura, Memoria

Batman, 85 anni di un mito gotico

05.04.2024

Passione infinita per il mito supereroistico da sempre icona della cultura pop. Batman quest’anno compie 85 anni. Il Romics 2024 lo omaggia con un manifesto firmato da Simone Bianchi. Leggiamo la storia.

Nel 2020 ha fatto notizia la vendita all’asta di una copia del Numero 27 di Detective Comics del 1939 per 1,5 milioni di dollari. Il motivo è che quel numero, dal titolo The Case of The Chemical Syndicate, contiene la prima apparizione di Batman. Il record attuale, comunque, è del primo numero di Spider Man, Amazing Fantasy #5 (1962), venduto per oltre 3 milioni di dollari. Facciamo un passo indietro nell’America di fine anni Trenta. La DC Comics, che era nata nel ’34, realizza il suo primo supereroe, si chiama Superman e fa il suo ingresso nella scena comics nel 1938. Quello è anche l’anno in cui nasce il comic book, ciò significa che il fumetto, che fino a quel momento si leggeva sulle strisce dei quotidiani, è finalmente riconosciuto come forma d’arte narrativa: siamo nell’epoca convenzionalmente nota come Golden Age del genere supereroistico, d’oro perché i supereroi diventano i protagonisti preferiti dei lettori, che di modelli straordinari, in questo periodo, ne hanno bisogno per una serie di ragioni che hanno a che fare con la storia mondiale di quegli anni.

Per poter leggere le avventure di Batman dobbiamo aspettare solo un anno, il 1939, appunto. La DC Comics all’epoca era la più grande casa editrice statunitense specializzata nei fumetti e forte del successo ottenuto con Superman, era pronta a dare spazio a nuove proposte, come quella avanzata da Bob Kane, con l’aiuto del collega Bill Finger, ovvero le menti creative che hanno dato vita all’uomo-pipistrello. «Io e Batman siamo andati alla DC a riempire fumetti» racconta Kane a Stan Lee in una vecchia intervista. Si, perché ad avere per primo l’idea è lui, giovane illustratore già inserito nel mondo dei fumetti, ma molto lo si deve anche a Bill Finger, che nel progetto si occupa di scrivere le storie. Tuttavia, Finger per molto tempo non è stato riconosciuto ufficialmente come co-creatore, fino al 2015, quando la DC Entertainment annuncia la decisione di riconoscere a Finger il ruolo significativo avuto nella storia della DC. Questo nuovo supereroe si chiama Batman e trae il nome dal film muto The Bat (1926), non ha dei superpoteri, è un po’ sinistro, ha un mantello la cui forma (da pipistrello) si ispira alle macchine volanti di Leonardo da Vinci. Il suo forte senso di giustizia scaturisce da un evento traumatico – la morte dei genitori –, combatterà il crimine di notte e invece di giorno sarà il miliardario Bruce Wayne. Da quel primo numero di Batman sono passati 85 anni, il resto è storia.

In segno di tributo, il Romics 2024, giunto alla sua trentaduesima edizione, dedicherà il suo manifesto ufficiale a questo supereroe senza tempo, con un’illustrazione realizzata da Simone Bianchi, in cui il cavaliere oscuro domina il cielo con una presenza maestosa, evocando un’atmosfera di mistero e forza che ha catturato l’ammirazione di generazioni di appassionati. Bianchi è un noto illustratore italiano che vanta tanti anni di lavoro nell’ambito del fumetto americano, collaborando prima con la DC e dopo con la Marvel. Per la sua carriera brillante, durante l’evento fieristico sarà insignito del Romics d’Oro.

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