2 Aprile 2025
/ 28.03.2025

Capannori, al via la costruzione dell’impianto di riciclo per pannolini

L’impianto di Capannori è il secondo in Italia nel settore del riciclo di pannolini e darà una forte all’economia circolare perché consente il recupero fino al 100% dei materiali contenuti nei prodotti assorbenti. Parliamo di circa 900.000 tonnellate all’anno

Un importante passo avanti per l’economia circolare e la sostenibilità ambientale arriva da Capannori, in provincia di Lucca, dove sarà realizzato un innovativo impianto di riciclo per prodotti assorbenti per la persona. Il progetto, frutto della collaborazione tra l’azienda i-Foria Italia, specializzata in tecnologie per la bioeconomia, e Coparm, leader nella realizzazione di impianti per la gestione dei rifiuti, è stato finanziato con fondi del Pnrr.

L’impianto (è il secondo in Italia in questo settore), permetterà di trattare pannolini e altri prodotti assorbenti usati – finora destinati prevalentemente a discariche o inceneritori – separando le componenti principali, come plastica e materiale assorbente, e trasformandole in materie prime seconde riutilizzabili in diversi ambiti industriali. Un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione di un rifiuto che, solo in Italia, raggiunge numeri impressionanti: circa 900.000 tonnellate all’anno, equivalenti a miliardi di pezzi monouso.

Un impianto green al servizio dell’Italia

La tecnologia sviluppata da i-Foria rappresenta un unicum a livello europeo: consente il recupero fino al 100% dei materiali contenuti nei prodotti assorbenti, offrendo un’alternativa concreta alla logica dello smaltimento. Questo significa una drastica riduzione dei rifiuti indifferenziati e un contributo sostanziale agli obiettivi nazionali di riciclo, ancora lontani dalle soglie previste dall’Unione Europea.

Ma l’impatto va ben oltre i confini del Comune lucchese. L’intervento, parte di un più ampio piano strategico legato al Pnrr, ha l’ambizione di diventare un modello replicabile a livello nazionale e internazionale, valorizzando un know-how tutto italiano. Come sottolineato dal Ceo di i-Foria, Marcello Somma, “l’investimento sugli impianti di riciclo dei prodotti assorbenti conferma la leadership italiana nel settore sotto tre aspetti: normativo – con il primo decreto end of waste al mondo – tecnologico, e amministrativo, con oltre 18 milioni di cittadini già serviti da una raccolta differenziata dedicata”.

Benefici ambientali, economici e sociali

I vantaggi di questo progetto sono molteplici. Dal punto di vista ambientale, si riduce l’impatto ecologico di un rifiuto particolarmente critico, si evitano le emissioni legate all’incenerimento e si risparmiano risorse grazie al recupero di materiali come plastica e cellulosa. A livello economico, si potenzia la filiera del riciclo, si stimola l’innovazione tecnologica e si riduce la dipendenza dell’industria europea da materie prime importate, contribuendo a una maggiore resilienza strategica del sistema produttivo.

Inoltre, la nascita dell’impianto porta con sé nuove opportunità occupazionali. L’iniziativa è destinata a generare posti di lavoro qualificati nei settori della sostenibilità, dell’ingegneria ambientale e della gestione dei rifiuti, promuovendo un ecosistema virtuoso a livello locale.

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