3 Maggio 2024
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Cronaca, Sicurezza

Europa prospera e competitiva

18.04.2024

Ragazza con il suo cavallo. Vista sul lago Storsjon nello Jämtland, Svezia.

L’anteprima dell’Agenda Strategica Ue per il 2024-2029 rimette al centro la sicurezza alimentare dei cittadini europei. Si prevede un approccio proattivo e sinergico, ma con un unico obiettivo, quello di farsi trovare pronti in tempi di crisi.

È una questione poco discussa, quella della sicurezza alimentare, rimasta a lungo ai margini dei colloqui internazionali, ma che gli scenari che circondano l’Unione europea, accompagnati alle proteste interne del settore agricolo, hanno fatto sì che tornasse al centro della politica comune. E proprio in questa direzione va l’anteprima dell’Agenda Strategica Ue per il 2024-2029, visionata da Euractiv e altri outlet, che ha riportato al centro il tema, definendolo come un «pilastro essenziale per un’Europa prospera e competitiva». Un orientamento, insomma, che sembra emergere in risposta alle turbolenze come la guerra in Ucraina e il conseguente blocco parziale delle esportazioni di cereali, che hanno evidenziato la necessità di garantire un approvvigionamento alimentare stabile e sicuro per i cittadini europei.

Ma è un tema che ha raggiunto un nuovo livello di rilevanza anche grazie alle pressioni delle associazioni di categoria, che hanno trovato nei recenti eventi geopolitici un terreno fertile per avanzare richieste e rivendicazioni: le proteste dei trattori, per esempio, hanno utilizzato la sicurezza alimentare come argomento centrale per influenzare politiche agricole internazionali e per marciare contro alcuni degli obiettivi del Green Deal. Ed è in questo contesto che è emerso il nuovo meccanismo dell’Ue per la Preparazione e la Risposta alle Crisi Alimentari, che riunisce gli Stati membri, le organizzazioni di settore e alcuni Paesi terzi con legami integrati nella catena di approvvigionamento alimentare dell’Unione: l’approccio di questa nuova strategia è proattivo, e prevede una mappatura delle vulnerabilità delle filiere da individuare attraverso prove di stress coordinate, coinvolgendo attivamente le parti interessate.

Il tutto affiancato da due importanti raccomandazioni: la trasparenza nella comunicazione durante le crisi, con l’obiettivo di prevenire e contrastare la disinformazione a riguardo, e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento lungo l’intera catena alimentare, passo fondamentale per aumentare la resilienza del sistema e garantire un migliore accesso al cibo per tutti. Il documento in questione aspetta la sua approvazione finale al Consiglio europeo del 27 e 28 giugno, e, nell’attesa, può ancora essere soggetto a modifiche. Ma la sfida per l’Unione europea, attraverso la cooperazione del nuovo meccanismo per la Preparazione e la Risposta alle Crisi Alimentari è chiaro: dimostrare di essere pronta ad affrontare le sfide imminenti e sempre più pressanti legate alla sicurezza alimentare, alla salute pubblica, ai cambiamenti climatici e altre minacce esterne e garantire che cittadine e cittadini europei non si trovino mai privi di prodotti essenziali durante i periodi di crisi.

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