15 Maggio 2024
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Sostenibilità, Turismo

“Icon of the Seas”, il gigante dei nostri tempi che non impatta sull’ambiente

19.07.2023

La nave è sempre più vissuta come destinazione stessa della vacanza, più che come mezzo di trasporto. C’è pure la crociera a tema jazz e l’Italia in testa come destinazione crocieristica del Mediterraneo. Sono 31,5 milioni di persone nel mondo pronte a imbarcarsi.

Dimenticate il Titanic, o la Queen Mary2, ora il gigante dei mari ha un nome: è l’Icon of the Seas. La nave da crociera di Royal Caribbean International (lunga 365 metri, 3 in più della Wonder of the Seas, ad oggi record mondiale), in grado di ospitare a bordo 5.610 passeggeri e 2.350 membri d’equipaggio, quasi 260.000 tonnellate, la prima ad essere alimentata a gas naturale liquefatto (GNL) e con tecniche a celle a combustibile.

Salperà da Miami in Florida a gennaio 2024, offrendo crociere di sette notti per i Caraibi, in un ginepraio di otto quartieri tematici, tra venti ponti, sei acquascivoli, sette piscine, nove idromassaggi. Risultando anche più virtuosa per la tutela dell’ambiente, a fronte di tecnologie d’avanguardia con obiettivo ad impatto zero, tanto che in media una nave d’oggi è del 50% più “eco-friendly” rispetto a una di 10 anni fa. In ottemperanza alle severe restrizioni (per le emissioni sulfuree) dell’Organizzazione Marittima Internazionale (Imo), l’utilizzo del gas al posto del combustibile diesel, facilita la riduzione delle emissioni in atmosfera. E se l’industria delle crociere investe milioni in ricerca, l’infrastrutturazione portuale arranca non riuscendo ad attivare il cold ironing con relativa elettrificazione delle banchine per l’alimentazione delle navi.

Secondo Cemar Agency Network, nel 2022 sono stati circa 8,8 milioni i passeggeri movimentati nei porti italiani (proiezione 2023: 12 mln; MSC Crociere, 4 mln, Costa Crociere, 2,4 mln, Royal Caribbean, 1,2 milioni, Norwegian Cruise Line, 1,1 mln), 168 le navi in transito in rappresentanza di 52 compagnie di navigazione. Spicca il primato di Civitavecchia, Napoli e Genova come scalo e l’Italia in testa come destinazione crocieristica del Mediterraneo. Una volta a bordo di una di queste navi lussuose e sofisticate, il futuro tecnologico sempre più green s’innesta ad un passato d’avventure. Luogo di conoscenza ed esperienza umana, oppure palcoscenico del caleidoscopio contemporaneo? Fare una crociera significa assecondare passioni, desideri ed esigenze.

Da genere elitario, oggi è alla portata di tutti: giovani sposi, intere famiglie, single favorevoli a compagnie occasionali. La nave è sempre più vissuta come destinazione stessa della vacanza, più che come mezzo di trasporto. Per uno strano paradosso, l’esigenza di circondarsi dei comforts lasciati a terra si fa primario. Il crocierista tipo, allora, s’immerge in una sorta di Disneyland galleggiante tra discoteche, spettacoli, karaoke, sfide in cucina, bingo, casinò, shopping per signore, scivoli, piscine e idromassaggi, piste di pattinaggio su ghiaccio, pareti di free climbing, simulatori di golf, bowling, basket, oltre alle aree fitness, benessere Day Spa e ai ristoranti griffati da grandi chef ed al buffet di mezzanotte.

E c’è pure la crociera a tema jazz del Blue Note con concerti live e workshop. Tutto all’insegna del relax dinamico e del «qui, è tutto pagato» (o quasi). Mentre lo scafo scivola sulle acque placide si ripensa al tappeto del suk di Tunisi, e al bagno programmato a Palma di Maiorca, prima della visita alla Sagrada Familia di Barcellona. E, domani colazione servita in cabina! Le coccole sono l’elogio della lentezza e del dolce rollio sulle onde.

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