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Sostenibilità

Il primo progetto di barche elettriche sharing in Italia

14.08.2023

Due giovani imprenditori portano avanti la loro idea sostenibile, nata all’Università di Bologna, e la fanno diventare realtà. La loro start-up introduce in Italia i primi due esemplari di boat sharing, giusti per gli ecosistemi fragili.

Non solo car e bike sharing. Ora, sulla base di un modello sperimentato con successo in Olanda, arriva nel nostro Paese la possibilità di affittare una barca che, grazie al motore elettrico e una potenza al di sotto dei 40 cavalli, può essere guidata senza patente. E-ssence è la start-up che si prepara a introdurre in Italia il primo boat sharing elettrico, gestito completamente online attraverso una semplice App. Gli autori del progetto, Michele Lauriola, 33enne originario di Manfredonia e trasferitosi a Montebelluna nel Trevigiano, e Leonardo Caiazza, 34enne originario di Parma e ora residente a Forte dei Marmi, lo presenteranno allo Yacht Club di Monaco, per la terza edizione della fiera “Smart and Sustainable Marina” il prossimo 24-25 settembre. Ma il solo annuncio della novità ha fatto schizzare le prenotazioni.

La modalità è semplice: dopo essersi registrati al servizio, attraverso lo smartphone e il sistema di geolocalizzazione si cerca e prenota nella mappa dell’app la barca più vicina e si sblocca il timone. Da quel momento si è liberi di navigare, soprattutto senza inquinare. La navigazione si avvale anche dell’assistenza di un virtual skipper che suggerisce itinerari e mete da visitare. Quando, alla fine del tour, si ormeggia, l’utente ha l’obbligo di mettere sotto carica la barca.

La batteria è da 30 kWh e si viaggia a una velocità di crociera da 12/13 nodi con un’autonomia di 3/4 ore. Le imbarcazioni sono lunghe 6.30 metri, per una capienza massima di 6 persone e sono dotate di computer di bordo.
I due giovani imprenditori raccontano di avere elaborato la loro idea mentre frequentavano la Bologna Business School dove, nel 2023, hanno conseguito un MBA in green energy e sustainable business. La loro iniziativa è stata oggetto di due programmi di incubazione: il BigBo di Pixel e Banca Sella e il Nowtilus, il sea innovation hub ligure. La start-up, che ha sviluppato sia il software che l’hardware per la gestione delle procedure, ha iniziato l’attività con due barche, prodotte dal cantiere svedese Nimbus: una è ormeggiata nel porto spezzino di Mirabello e la seconda è data in licenza ad un operatore di Lonato sul Lago di Garda.

«Molte richieste stanno arrivando dalle 22 aree marine protette italiane, ecosistemi fragili da salvaguardare dove muoversi con barche a scoppio danneggia gli equilibri naturali. Lì vorremmo orientare il nostro business» – spiegano i due imprenditori. La silenziosità del motore elettrico non spaventa i pesci. In più, l’intenzione è di estendere l’intermodalità collaborando con società che affittano biciclette e auto elettriche e offrire il servizio di mobilità autonomo in aree lacustri. Il business attorno al noleggio di barche elettriche è dato in crescita. Stando alle ricerche più recenti (fonte: report Mordor Intelligence), il mercato a livello mondiale dovrebbe salire del 5% da qui al 2027, arrivando a 20 miliardi, quello europeo a 6,5 miliardi nello stesso periodo. In Italia si stima un mercato da 60 milioni di euro.

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