14 Gennaio 2025
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In forma secondo l’indice scientifico

11.01.2025

Per arrivare ad avere un corpo strutturato secondo il “Body mass index”, migliorando le proprie condizioni di salute e forma, sono necessari almeno 150 minuti di attività fisica aerobica a settimana, eseguiti con metodo. I risultati della metanalisi clinica su un campione di 6.880 persone con problemi di peso parlano chiaro.

Quando finiscono le feste di Natale, Capodanno ed Epifania uno dei tradizionali propositi per l’anno nuovo che comincia è quello di provare a pianificare un programma per migliorare le proprie condizioni fisiche, con l’obiettivo di intraprendere una dieta più sana o perdere peso. C’è però una formula perfetta che indichi quanto moto serve per ottenere risultati?

Ovviamente no. Uno studio molto approfondito, però, ha indicato quale sia il minimo di lavoro fisico quotidiano da svolgere, sotto il quale non è ragionevole aspettarsi concreti miglioramenti.
A farsi carico della ricerca è stato un team riconducibile all’autorevole Imperial College di Londra, che ha deciso di passare al setaccio ben 116 studi clinici su un campione di 6.880 persone con problemi di peso. I risultati di tale metanalisi sono rientrati in uno studio nel frattempo pubblicato su «Jama Network Open» e che parte da un dato molto preciso: per migliorare le proprie condizioni di salute e forma sono necessari almeno 150 minuti di attività fisica aerobica a settimana.
Lo studio ha valutato per otto settimane l’evoluzione del BMI («Body mass index», in italiano «Indice di massa corporea») sulle persone che hanno preso parte all’esperimento. Si tratta di soggetti in sovrappeso (BMI tra 25 e 29,9) o addirittura affetti da obesità (BMI uguale o superiore a 30), che si sono sottoposti a programmi personalizzati di attività fisica aerobica. Ciò che è emerso è che, all’aumento di quest’ultima, la circonferenza della vita e la percentuale di grasso corporeo tendono a diminuire in modo lineare.

Tali parametri iniziano a calare proprio a partire dai fatidici 150 minuti a settimana, per raggiungere il massimo picco a quota 300 minuti. Il lavoro aerobico in questione presenta un’intensità da moderata a elevata, e va ovviamente accompagnato anche ad accorgimenti sulla propria alimentazione. I risultati sono apparsi lampanti, portando nei successivi tre mesi a una perdita di peso pari al 5% della massa corporea iniziale.
Il primo autore dello studio è Ahmad Jayedi, ricercatore al Dipartimento di epidemiologia e biostatistica della School of Public Health dell’Imperial College di Londra, che in un’intervista a The Guardian ha spiegato: «Tutte le forme di esercizio fisico portano benefici, ma alcune di esse si possono facilmente inserire nella vita di ogni giorno. Per esempio, camminare e correre, due ottimi esempi di attività aerobiche».

I dati della ricerca godono oltretutto della conferma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ha consigliato a tutti coloro che hanno superato i 18 anni d’età di svolgere ogni settimana almeno 150 minuti di attività fisica di intensità moderata, o 75 minuti ad elevata intensità. Tale lavoro, inoltre, funziona meglio se svolto almeno due volte a settimana e non concentrato in un’unica, lunga sessione. In questo modo, citando sempre Jayedi, si possono ottenere «riduzioni clinicamente importanti» del proprio peso in tempi ragionevoli. Un lavoro meno frequente, o mal distribuito, rischia invece di risultare tanto faticoso quanto inutile.

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