07.02.2024
Cosa succede, tra gennaio e marzo si prevedono circa 20,6 milioni di partenze. Non esistono più le vacanze classiche, cambiano durata e modalità di spostamento.
Che gli italiani siano anche un popolo di viaggiatori è cosa nota e un dato assodato da secoli. Le attuali contingenze, economiche e non solo, stanno però cambiando anche il modo di spostarsi del nostro popolo, soprattutto in occasione delle vacanze. E a confermarlo sono i dati inerenti ai primi mesi di questo 2024, in cui i nostri connazionali non rinunceranno a spostarsi, quando possibile. Lo faranno, però, in maniera un po’ diversa rispetto alle consolidate abitudini.
Lo si evince dai dati raccolti dall’Osservatorio Turismo Confcommercio, in un’indagine realizzata in collaborazione con SWG. Ebbene: tra gennaio e marzo si prevede che gli italiani in viaggio saranno circa 13 milioni, per un totale di 20,6 milioni di partenze. Il tutto per una spesa complessiva che dovrebbe sfiorare 1,7 miliardi di euro complessivi. Il classico concetto della settimana di vacanze, però, sembra appartenere ormai al passato. La media dei viaggi del primo trimestre 2024 si assesta infatti sui 3-5 pernottamenti e non di più. Le mete predilette degli italiani, vuoi per il periodo dell’anno e vuoi per l’ormai ineluttabile carenza di neve, sono soprattutto città e luoghi d’arte (38%) in vantaggio sulle località montane. Regioni più gettonate Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna, in vantaggio sul Trentino-Alto Adige (preferito però da chi può permettersi soggiorni più lunghi).
Anche a Carnevale gli spostamenti dureranno in media meno rispetto al consueto: se infatti 6,9 milioni di italiani prevedono di viaggiare, la maggior parte di loro (4,3 milioni) non ha in programma di concedersi più di due pernottamenti. Coloro i quali si attesteranno sui 3-6 giorni lontano da casa raggiungono, invece, un totale di due milioni, il doppio rispetto a chi supererà la settimana. Da sottolineare che anche il totale dei vacanzieri è calato drasticamente in un solo anno: nel 2023, per questo specifico periodo di ferie, partirono infatti 7,3 milioni di italiani.
Ulteriore dato figlio dei tempi è quello che riguarda le mete, sempre meno esotiche. Il 92% di coloro che si concederanno una vacanza a Carnevale non lasceranno l’Italia, e addirittura il 40% prevede di non uscire dalla propria Regione. La preferita in questo caso si conferma essere la Toscana, in vantaggio su Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige. Resiste ad ogni modo la preferenza per gli alberghi, pur insidiata dalla crescita dei Bed & Breakfast. Complessivamente queste soluzioni sono preferite da oltre il 60% dei vacanzieri nostrani, mentre l’alloggio in casa a stento raggiunge il 20%.
Senza dimenticare un’altra soluzione, non meno gettonata: quella dell’ospitalità lontano dalla propria residenza, ma a casa di parenti o amici. Il tutto per rispettare un’altra nostra, storica caratteristica: italiani popolo di viaggiatori, certo, ma anche popolo tradizionalmente ospitale. Anche in tempi più grami rispetto alle nostre abitudini. Ma le vacanze, come si suol dire, quando arrivano. E un modo per onorarle lo si cerca di trovare, sempre e comunque.