16 Maggio 2024
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Food

La dura verità, a tavola vincono le lasagne surgelate

Tutti salutisti e con il chiodo del kilometro zero? Sì, ma 8 italiani su 10 approvano o almeno trovano necessario usufruire del cibo pronto surgelato e non temono gli sconsigli alimentari, talvolta anche fake.

Un fascino controverso quello del cibo in scatola così pratico, a lunga durata, veloce da preparare. Le discussioni non terminano di certo con la questione “conservanti”; come è possibile che un cibo duri così a lungo con ingredienti freschi? L’Uomo dall’inizio dei tempi ha cercato modi di preservare gli alimenti anche se la vera svolta è arrivata nel XIX secolo con tecniche come la sterilizzazione termica. Altra cosa è l’abbattimento tramite surgelatore che usa un modo di conservazione sicuro e “naturale”. Quando si tratta di aggiungere additivi, prodotti chimici e una lista di ingredienti infinita allora capiamo che il fattore salute è a rischio se l’uso di questi cibi è prolungato. Meglio scegliere ricette semplici e ingredienti poco processati.

 Ma cosa volete che sia una fesa di tacchino ogni tanto? Non faranno male le pennette panna e salmone già pronte… no, ma se gli ingredienti naturali vengono rispettati. Se invece la predominanza sono conservanti che riproducono il sapore, ma non la sostanza, cambia tutto. Dall’altra parte non sono indifferenti i vantaggi del cibo in scatola, tra cui come anticipato ha molto peso la praticità. I prodotti già confezionati possono essere conservati per lunghi periodi senza scadere, come ci ha insegnato il periodo del covid quando la paura dello stare forzatamente rinchiusi ci ha portato a fare scorte alimentari da film apocalittico.

Conservare può anche significare pianificare con cura, limitando gli sprechi, una volta ridotti gli imballaggi e limitato l’utilizzo di materiali come l’alluminio e la plastica che spesso destano preoccupazioni sulla sostenibilità del settore… È questo che deve aver pensato il 78% degli italiani che nel 2023 ha portato in tavola piatti surgelati (studio di AstraRicerche, commissionato dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati). Al primo posto si è scelto la lasagna alla bolognese (con il 26,2% delle preferenze degli intervistati), piatto tipico della tradizione italiana; seguono le verdure fritte pastellate (22,8%), la paella (21,2%) e le zuppe (18,9%). Insomma, 8 italiani su 10 approvano o almeno trovano necessario usufruire del reparto gelo e non temono le news, talvolta anche fake, sul fatto che siano meno salutari; nel 2022 la quota è stata di ben 65.000 tonnellate di piatti pronti consumati in Italia, dopo aver messo a segno nel 2021 un +10,2% sull’anno precedente.

 Questo significa che gli italiani non sono attenti alla salute? Assolutamente no! Vuol dire solo che in una vita frenetica, dove il lavoro ha la meglio, si bilancia la comodità con la ricerca di opzioni gustose e sane, magari anche in linea con la tradizione culinaria del Paese.

 

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