29.09.2024
Sono piccoli lussi, tutto sommato accessibili, che danno sensazioni positive nei momenti difficili. Il segmento dei profumi è in continua crescita a livello globale. Il 12,2% le fragranze di lusso e il 10,8% quelle più economiche. Le essenze più richieste sono quelle di nicchia, con prezzi che si aggirano sui 200 euro per 500 ml. La spiegazione.
In periodi di crisi e precarietà, quando il futuro sembra incerto e arrivare a fine mese non è scontato, perché non comprarsi un bel profumo di lusso? Sembra un ragionamento paradossale, invece è proprio quello che sta succedendo in questo periodo, in cui a fronte di uno scenario socioeconomico quanto mai traballante si assiste a un boom delle vendite di eu-de-toilette pregiate.
Secondo Euromonitor, nel 2023 il segmento dei profumi, che già valeva 64,4 miliardi di dollari, è cresciuto a livello globale del 12,2% per quanto riguarda le fragranze di lusso, e del 10,8% relativamente a quelle più economiche. Un trend che non accenna a fermarsi nel 2024 e che proseguirà anche oltre, con le vendite in aumento costante. Le essenze più gettonate sono prodotte da brand di nicchia, e hanno prezzi che si aggirano sui 200 euro per 500 ml.
A spingere questo settore di mercato da un lato c’è un aumento dell’interesse verso la cura del corpo, in aggiunta al fatto che soprattutto le generazioni più giovani considerano il profumo un modo per esprimere la propria individualità ed emergere così dalla massa. Ma non sono questi gli unici motivi.
È un fenomeno che era già stato osservato con la crisi dei primi anni 2000, con quello che era stato chiamato Lipstick Effect (poiché in quel periodo ad essere incrementate notevolmente erano state le vendite dei rossetti di marca). La spiegazione psicologica è che concedersi un piccolo lusso dà al consumatore un senso di controllo e soddisfazione, offrendo l’illusione che tutto vada bene. Se un ventennio fa l’oggetto del desiderio era il make-up per le labbra, oggi sono di tendenza i profumi. Anche trucchi e occhiali da sole sono tra i beni verso i quali ci si rivolge più spesso secondo lo studio di mercato Bain & Company Luxury Goods Worldwide Market Study: sono tutti piccoli lussi tutto sommato accessibili, che danno la sensazione di potersi concedere spese folli e che, quindi, non si stia poi così male.
Quello dei profumi costosi è trend che ha preso piede anche sui social, Tik Tok in primis, dove i video in cui le fragranze vengono promosse e recensite sono sempre più virali. E se un tempo la tendenza era quella di scegliere un’essenza che ci caratterizzasse e ci accompagnasse per tutta la vita (o comunque per un lungo periodo), ora si tende ad accumularne e possederne parecchie. Un comportamento che trova numerosi proseliti nella Gen-Z, i quali preferiscono non solo averne a portata di mano diverse, ma anche indossarne più di una contemporaneamente. Insomma, davanti all’inflazione galoppante, alle guerre, ai tassi di interessi lanciati nell’iperspazio e all’incertezza economica, i consumatori rivolgono i loro acquisti ai profumi costosi con la speranza perlomeno, in mancanza di meglio, di “profumare di ricco”.