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Quanto è impossibile avere una donna pilota in F1

25.04.2023

La Formula 1 non è uno sport esclusivo per il genere maschile. La storia ha conosciuto diverse donne al volante della monoposto, pronte a scattare sulla griglia di partenza e dare il tutto per tutto, sfidando l’impossibile. (Parte prima)

L’ultima donna a partecipare ufficialmente ad un Gran Premio di Formula 1 con la possibilità di qualificarsi per la gara, è stata l’italiana Giovanna Amati nel 1992 e prima di lei solo altre due concorrenti, sempre italiane, ci sono riuscite. Lella Lombardi nel ’74 e Maria Teresa de Filippis, prima donna a correre in F1 nel 1958. E oggi? Da tre anni a questa parte è stato creato un campionato femminile con vetture di F4, ora rinominato F1 Academy, dove ha corso anche Vicky Piria; l’inglese Jamie Chadwick vincitrice delle prime edizioni, per ora fa parte dell’Academy del team Williams, ma ad oggi non è previsto un suo debutto in F1. Tra il 2012 e il 2016 diverse donne hanno avuto la possibilità di provare vetture di F1, come ad esempio la povera Maria de Villlota (Marussia), Katherine Legge (Minardi) Carmen Jordà (Lotus), Simona De Silvestro e Tatiana Calderon (Sauber), ma solo la scozzere Susie Stoddart, moglie di Toto Wolff, è stata schierata due volte dalla Williams nella sessione di prove libere che non danno accesso alla qualifica.

Non sembra ci possano essere possibilità concrete, a breve, per rivederne una sulla griglia di partenza, anche se nutriamo speranza che possa farcela Sofia Giorgetti-Regazzoni, nipote di Clay Regazzoni. La grintosa sedicenne svizzera di recente ha provato una F4 al Paul Ricard e speriamo veramente tutti che la sua carriera possa proseguire per rinverdire i successi del nonno! Le soddisfazioni più grandi, oggi le donne pilota le stanno ottenendo nelle competizioni GT e Sport, e negli USA in F.Indy. Il team Iron Dames, interamente femminile, ha ottenuto la prima vittoria assoluta nella European Le Mans lo scorso anno e anche in GT sta ottenendo diversi successi. La squadra comprende diverse atlete di nazionalità diversa: Sarah BovyMichelle Gatting, Rahel Frey, Doriane Pin, Natalia Granada. Anche Christina Nielsen sta ottenendo ottimi risultati con vetture Sport Prototipo. Ferrari presenta Lilou Wadoux negli equipaggi ufficiali del Mondiale WEC FIA, categoria GT. Insomma, c’è tanto movimento, e speriamo che almeno una di loro arrivi nella massima formula. In Italia nel recente passato abbiamo avuto Alexandra Gallo, Tamara Vidali, Francesca Pardini, andare forte con vetture Turismo e Sport. Michela Cerruti ha corso in anche in Formula E. Ora aspettiamo una loro erede!

(Parte prima)

(Leggi la seconda parte dell’articolo)

Credito fotografico:

Lilou-Wadoux, Ferrari

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