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Cronaca

Troppi studenti fuori sede, come evitare il caro affitto

10.05.2023

Fino a 9 mila euro all’anno per una stanza in locazione, cifre inabbordabili per gli studenti italiani, che cercano la sopravvivenza. Quali soluzioni.

In Italia si contano circa 600mila studenti fuori sede, un terzo dei quali è residente in un comune distante meno di quattro ore di viaggio, tra andata e ritorno, dal luogo di svolgimento delle lezioni. Un vero esercito concentrato in massima parte nelle città sedi di atenei che vanno per la maggiore. Solo una parte affronta il viaggio da pendolare per seguire le lezioni, sia perché consentito dalla relativa vicinanza, sia per ragioni economiche, non potendo sostenere il peso dell’affitto.

L’Osservatorio Talents Venture, che monitora costantemente lo stato dell’università italiana, riporta che gli studenti fuori sede sono in crescita. Il 27,4% degli iscritti frequenta un corso di laurea in una regione diversa da quella di residenza. Negli ultimi anni, gli studenti fuori sede sono cresciuti ad un tasso medio annuo del 2,5%. Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna accolgono da sole il 50% degli studenti universitari che decidono di cambiare regione per studiare. Il 20% degli studenti del Centro Italia decide di frequentare l’università lontano da casa, dato che sale al 32% per quelli provenienti da Sud e Isole. Inoltre, un terzo degli iscritti ad un corso di laurea magistrale lo frequenta fuori regione.

La Basilicata è la terra soggetta a maggiore abbandono: tre universitari su quattro la lasciano per andare a studiare nelle regioni confinanti, fino a spingersi negli atenei della capitale, di Bologna fino alla Lombardia. Fenomeno decisamente contenuto in Campania (solo il 17%), grazie soprattutto alla presenza di 7 atenei, dove si accoglie il 2% dei fuori sede. Fa eccezione pure la Sardegna, che si è data una capacità di offerta universitaria congrua rispetto alla popolazione residente. Le sei regioni di Sud Italia e Isole ospitano tutti insieme il 7% di tutti gli studenti fuori sede d’Italia.

Una famiglia che deve mantenere un figlio fuori sede affronta costi che sono cresciuti nel corso degli ultimi anni. Nel capitolo delle spese figurano in primo luogo l’affitto, lasciato alla mercè del libero mercato con richieste spesso esorbitanti rispetto allo spazio locato, le relative utenze domestiche e gli alimenti, oltre ai trasporti e alle tasse e ai libri universitari. La spesa di una singola stanza può arrivare a superare i 9 mila euro l’anno.

Nel caso in cui uno studente decida di condividere la propria stanza con un’altra persona, la spesa annuale ammonta in media a 8 mila euro, mentre nel caso di una stanza singola la spesa può arrivare a superare i 9 mila euro l’anno. Esistono vari accorgimenti per risparmiare quando si studia fuorisede. In primo luogo, il contratto di affitto, concordato e registrato per il periodo di durata degli studi, comprendendo l’eventuale anno di tirocinio post-laurea magistrale, arrivando a 5-6 anni di locazione con la garanzia di un prezzo invariato per tutto il tempo in cui si occupa la stanza o, il più delle volte, il miniappartamento. Infine, attenzione ai bonus che gli esercizi commerciali e i servizi convenzionati offrono agli studenti.

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