26 Aprile 2025
/ 20.03.2025

​Weekend con ciclone, arriva Martinho

Il ciclone atlantico Martinho sta per abbattersi sull'Europa. Toccherà prima a Portogallo e Spagna, poi all’Italia. Secondo gli esperti, potrebbe trattarsi di una tempesta di proporzioni storiche

Prepariamoci, toccherà anche all’Italia. Il ciclone atlantico Martinho sta per abbattersi sull’Europa, minacciando inizialmente il Portogallo e la Spagna, per poi dirigersi verso l’Italia nel fine settimana. ​

L’allerta è scattata ieri sera, quando il Portogallo meridionale è stato investito da venti estremamente forti, con raffiche violente e onde alte fino a 6 metri che hanno provocato mareggiate pericolose. Si teme che precipitazioni così intense possano causare alluvioni lampo, specialmente nelle regioni centro-meridionali del Portogallo e nel sud-ovest della Spagna. 

Danni recenti anche in Andalusia, regione che aveva già subito danni pesanti con la tempesta Laurence: tra lunedì e martedì si è registrata un’alluvione lampo con vittime e danni significativi. Decine di famiglie nelle province di Malaga e Cordoba hanno dovuto abbandonare le loro case a causa delle inondazioni.

Occhio al weekend
E l’Italia? Secondo le previsioni meteo il ciclone arriverà nel weekend, tra sabato 22 e domenica 23 marzo. Il motivo delle preoccupazioni è sempre lo stesso. Il riscaldamento globale ha aumentato la quantità di energia in gioco in atmosfera perché con la crescita delle temperature le acque si scaldano di più e aumenta l’evaporazione. E quando queste masse di aria calda entrano in contatto con flussi di aria di provenienza polare si crea una collisione che può innescare fenomeni meteo estremi. Fenomeni che in Italia stiamo sperimentando con frequenza crescente e che negli ultimi tempi hanno colpito varie regioni tra cui l’Emilia-Romagna e la Toscana. Ora, gli esperti parlano di una tempesta dalle dimensioni storiche.

I precedenti
Negli ultimi due anni in Europa ci sono stati molti fenomeni meteo estremi. Vale la pena ricordare la Tempesta Ciaran che nel novembre 2023 ha colpito l’Europa occidentale e l’Italia. In Francia i danni sono stati rilevanti: fino a un milione di abitazioni sono rimaste senza elettricità, i venti molto violenti hanno abbattuto alberi e danneggiato infrastrutture. In Italia, la Toscana è stata tra le regioni più colpite, con venti fino a 150 chilometri orari e piogge intense: si sono contati sei morti e alcuni dispersi.

Nell’ottobre scorso a far paura è stato l’uragano Kirk che si è poi trasformato in una tempesta post-tropicale avvicinandosi all’Europa. L’area più colpita è stata quella che comprende Francia, Belgio, Paesi Bassi e Germania settentrionale. Anche in questo caso le raffiche sono arrivate a una velocità di 145 chilometri orari, accompagnate da piogge molto intense. La Francia ha anche subito mareggiate e inondazioni costiere.

Cosa fare
La prima cosa da fare è tenersi informati e adottare i comportamenti che vengono di volta in volta suggeriti dalle varie istituzioni che si occupano delle emergenze climatiche. In particolare, bisogna evitare le zone a rischio esondazione e, nelle città, i sottopassi. Grande cautela è richiesta a chi vive a pian terreno nelle aree soggette a inondazione.

CONDIVIDI

Continua a leggere