16 Maggio 2024
Milano, 12°

Eventi

2024 grande evento elettorale, decisivo per le politiche mondiali

06.01.2024

Il nostro sarà un 2024 ricco di eventi elettorali decisivi, che metteranno le grandi democrazie mondiali a dura prova. Elezioni presidenziali americane e Parlamento Europeo saranno i due principali, dove il fenomeno elettorale della massima espressione democratica prenderà forma. Si voterà anche in Russia, India, Messico, Belgio, Portogallo, Austria e Regno Unito. In Italia voteremo le amministrative in 5 regioni.

Tra il 6 e il 9 giugno saranno 400 milioni gli europei chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento di Strasburgo. Si tratta della seconda più vasta consultazione elettorale al mondo in chiave democratica, che chiama in causa i cittadini dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. Negli ultimi cinque anni gli equilibri politici all’interno dei singoli Paesi comunitari sono cambiati e sulle scelte degli elettori peseranno i problemi non risolti, dai nodi legati alla stabilità finanziaria ai flussi migratori. L’Italia eleggerà con un sistema di tipo proporzionale 76 deputati, i quali confluiranno con il rispettivo partito nazionale nei raggruppamenti politici che formano il Parlamento europeo. Nei mesi che ci separano dalla scadenza elettorale europea, partiti e istituzioni vorranno scongiurare il rischio di un calo di affluenza alle urne, che sarebbe deleterio non solo in termini di rappresentanza, ma soprattutto di partecipazione alle scelte politiche che dovranno garantire un’Unione Europea sempre più e necessariamente coesa, sperabilmente protagonista negli affari esteri.

Nel 2024, in Italia, si vota anche per le amministrative in cinque regioni italiane: Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria, e 3.700 comuni eleggeranno il proprio sindaco. Tra questi, sei capoluoghi di regione (Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza) e 27 capoluoghi di provincia.

Nel resto del mondo, le elezioni più attese sono quelle del presidente degli Stati Uniti. Appuntamento fissato per il 5 novembre, con 160 milioni di americani aventi diritto al voto chiamati a scegliere il 60esimo inquilino della Casa Bianca, che resterà in carica per un quadriennio a partire da gennaio 2025. La corsa di Donal Trump potrebbe interrompersi prima ancora di iniziare, dopo che la Corte Suprema del Colorado ha sentenziato che egli non può candidarsi nello Stato ritenendo che abbia fomentato l’attacco al Campidoglio nel gennaio 2021.
Resta da vedere cosa faranno gli altri Stati americani. In caso di vittoria repubblicana, la politica estera degli USA potrebbe subire un deciso cambiamento, anche rispetto ai conflitti in corso. Ma è troppo presto per fare ipotesi e non resta che monitorare l’evoluzione dello scenario delle candidature. Solo 43 dei 71 Paesi nel mondo alle prese con scadenze elettorali garantiranno consultazioni libere e democratiche.
In Russia, dove si vota il 17 marzo, scontata la conferma di Vladimir Putin. In India, che rappresenta la più grande democrazia del mondo, 900 milioni di persone, su una popolazione di 1,4 miliardi, saranno chiamate ad esprimersi in primavera, con l’attuale primo ministro Narendra Modi che ha buone chance di ricevere un terzo mandato quinquennale. In Messico si vota il 2 giugno e 100 milioni di elettori dovranno scegliere una delle due donne candidate al ruolo di presidente con un mandato di sei anni. In Europa, elezioni nazionali sono programmate in Belgio (9 giugno), Portogallo (10 marzo) Austria (probabilmente in autunno) e Regno Unito, dove l’Institute for Government ipotizza tre periodi per la chiamata alle urne: maggio 2024, autunno 2024 e gennaio 2025.0

Condividi