Il motore termico perde terreno e l’elettrico accelera. Secondo il nuovo Global EV Outlook dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea), nel 2024 le vendite globali di auto elettriche hanno superato quota 17 milioni, segnando per la prima volta un sorpasso storico: oltre il 20% del mercato mondiale delle auto è ora a batteria. E il 2025 è partito con il piede giusto: nei primi tre mesi dell’anno, le vendite sono cresciute del 35% rispetto allo stesso periodo del 2024. La tendenza non sembra destinata a fermarsi. “Quest’anno ci aspettiamo che più di un’auto su quattro vendute nel mondo sia elettrica, con una crescita che accelera in molte economie emergenti. Entro la fine di questo decennio, si prevede che saranno più di due su cinque”, ha dichiarato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Iea.
Cina superstar, Europa al palo
La regina incontrastata del mercato resta la Cina, dove nel 2024 quasi la metà delle auto vendute era elettrica. Con oltre 11 milioni di unità immatricolate in un solo anno – lo stesso numero di auto elettriche vendute in tutto il mondo nel 2022 – Pechino guida la rivoluzione verde su quattro ruote. La forza del mercato cinese si riflette anche all’estero: circa 1,25 milioni di auto elettriche cinesi sono state esportate nel 2024, contribuendo a far calare i prezzi anche nei Paesi emergenti.
In forte crescita anche mercati fino a poco tempo fa considerati marginali: Asia emergente e America Latina hanno visto aumentare le vendite di EV del 60% in un solo anno. Gli Stati Uniti avanzano più lentamente, ma comunque con decisione: +10% nel 2024, con le auto elettriche che rappresentano oltre il 10% delle vendite. L’Europa, al contrario, mostra segni di stanchezza. Complici la riduzione degli incentivi e l’incertezza delle politiche di sostegno, il mercato è rimasto stabile, con una quota di elettrico intorno al 20%.
I prezzi cambiano il gioco
Uno dei motori principali della transizione è il prezzo. A livello globale, nel 2024 il costo medio delle auto elettriche a batteria è sceso grazie alla competizione e alla riduzione dei costi delle batterie. In Cina, due terzi dei modelli elettrici venduti costano meno dei corrispettivi a benzina, anche senza incentivi. Altrove il divario resta: in Germania le EV costano in media il 20% in più rispetto alle auto tradizionali, negli Stati Uniti addirittura il 30%.
Ma il vero risparmio arriva dopo l’acquisto. Secondo l’Iea, i costi di gestione delle auto elettriche sono nettamente inferiori. Anche se il prezzo del petrolio dovesse crollare a 40 dollari al barile, ricaricare un’auto elettrica in casa in Europa costerebbe comunque la metà rispetto a fare il pieno a un’auto a combustione.
Non solo auto: l’elettrico conquista anche i mezzi pesanti. Nel 2024 le vendite globali di camion elettrici sono cresciute dell’80%, raggiungendo quasi il 2% del mercato. Un boom trainato ancora una volta dalla Cina, dove i modelli a batteria iniziano a competere in termini di costo con quelli diesel, grazie a spese operative molto più basse che compensano i prezzi d’acquisto più elevati.
La sfida della filiera
Se l’onda elettrica è ormai inarrestabile, restano aperte alcune incognite. L’evoluzione delle politiche industriali e commerciali, l’accesso alle materie prime e la stabilità delle catene di fornitura saranno determinanti per garantire una transizione sostenibile e inclusiva. L’Iea annuncia per l’estate un nuovo rapporto dedicato al futuro dell’industria automobilistica globale, con un focus su competitività e resilienza delle filiere.