5 Febbraio 2025
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Politica

A Trapani il più grande parco eolico offshore flottante del Mediterraneo

05.02.2025

Impianto eolico off-shore

Soddisferà il 3% della domanda nazionale di energia

Sorgerà al largo di Trapani, a oltre 80 chilometri dalla costa siciliana, il più grande parco eolico offshore flottante del Mediterraneo. Med Wind è considerato un modello nelle strategie di sviluppo di una giusta transizione energetica per l’Italia. I numeri lo certificano: l’investimento complessivo è di circa 9,3 miliardi di euro ed è prevista la creazione di oltre tremila nuovi posti di lavoro, molti dei quali ad alta specializzazione, con l’obiettivo di rafforzare la filiera nazionale delle energie rinnovabili.

Lo studio di impatto ambientale è stato presentato all’Università Luiss Guido Carli di Roma in un evento promosso da Fondazione UniVerde, Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli e Renexia. Era presente anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, secondo il quale il contributo dell’eolico offshore “è importante per la domanda di elevate quantità di energia. La nostra stima al 2040 prevede circa 4 gigawatt e al 2030 circa 2. Il progetto presentato oggi può dare un contributo rilevante, il 2-3% della domanda nazionale odierna. Dobbiamo accompagnare il percorso di queste grandi tecnologie in evoluzione, che possono anche creare le condizioni per la piena tutela delle aree marine e della biodiversità del nostro Paese. Dobbiamo coniugare innovazione e sostenibilità, unendo la tutela della biodiversità con lo sviluppo delle rinnovabili”.

Mediterraneo hub energetico

La regione del Mediterraneo “si trova di fronte a una sfida energetica importante che richiede un approccio nuovo, basato su un mix diversificato di fonti, efficienza e tecnologie pulite”. Lo ha detto Olfat Hadman, responsabile dell’Unità di coordinamento per il piano d’azione per il Mediterraneo dell’Unep – il programma ambientale delle Nazioni unite – aggiungendo che l’energia eolica offshore “rappresenta una grande opportunità per il Mediterraneo. È fondamentale che i leader politici adottino strategie energetiche chiare, con obiettivi ambiziosi per le energie rinnovabili per garantire la sicurezza energetica e promuovere un’economia blu sostenibile”.

Impegno maggiore

Tra le sfide principali per Hadman vi sono “la mancanza di competenze, la necessità di migliorare i sistemi di monitoraggio e la lotta alle disuguaglianze di genere. Allo stesso tempo, l’integrazione dei principi dell’economia circolare e l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali offrono grandi opportunità per rendere più sostenibili le attività economiche legate al mare”. I Paesi del Mediterraneo settentrionale “hanno iniziato a sviluppare delle normative in questo settore, ma è necessario un impegno maggiore a livello regionale per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030”, ha osservato Hadman. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, ha voluto sottolineare il valore aggiunto dell’iniziativa che è dato anche “dall’ascolto dei territori, dalla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, dalla tutela dei delicati habitat e della biodiversità”.

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