2 Aprile 2025
/ 22.11.2024

Il lupo italiano ci guarda

ll lupo parla di noi quando se ne va. La scienza evidenzia la sua funzione bioregolatrice attraverso l’importanza della biodiversità. Il Santo Patrono Francesco d’Assisi ci racconta l’episodio del lupo di Gubbio. Ciononostante, l’emendamento del DDL Montagna apre al prelievo dell’animale fascinoso.

ll lupo parla di noi quando se ne va. La scienza evidenzia la sua funzione bioregolatrice attraverso l’importanza della biodiversità. Il Santo Patrono Francesco d’Assisi ci racconta l’episodio del lupo di Gubbio. Ciononostante, l’emendamento del DDL Montagna apre al prelievo dell’animale fascinoso.

Incontrare un lupo “faccia a faccia” è una sensazione strana. Da un lato, non ti rendi conto di quello che è accaduto, troppo in fretta, dall’altro vorresti che quell’attimo, finito bene, non fosse trascorso mai. Perché è una specie dal fascino particolare, che può cambiarti la vita per sempre. Perché rappresenta, volendoci identificare in maniera simbolica, quella parte del tuo essere che a volte reprimi. La rabbia, più che la fame, la voglia di “spaccare tutto” di cui alcuni parlano nella sofferenza che non si può concepire, come la perdita di una persona cara.

Il lupo parla di noi quando se ne va senza considerarti, attraversando la strada, smagrito, intento nel suo vagare quotidiano. Con l’uomo condivide il “gusto” per i cervi e per i cinghiali, sbranati o, come per noi, spezzettati tra il sugo delle pappardelle. A Passo Rolle, sulle Dolomiti, una signora ha detto: «deve comprenderci, noi rischiamo di vedercelo in garage». Forse anch’io. Ma so di non essere padrona di una “sicurezza” così intesa. O di esserlo nella misura in cui provo a proteggermi da ciò che non posso e non voglio dominare, perché faccio parte di un insieme che è molto più grande di me stessa. Possiamo chiamarlo ambiente, “ecumene”, ma il punto resta la capacità delle “maggioranze” di rispettare ciò che hanno trovato tra il mondo vivente.

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