15 Maggio 2025
/ 13.05.2025

Malattie delle piante, ci costano fino al 40% dei raccolti

Perdite agricole e costi economici legati alle malattie delle piante, l’ìallarme della Fao

Secondo la Fao, ogni anno fino al 40% della produzione agricola mondiale viene persa a causa di parassiti e malattie delle piante, con danni economici superiori ai 220 miliardi di dollari. Queste perdite compromettono la sicurezza alimentare globale e colpiscono in particolare le regioni già vulnerabili, come il Vicino Oriente e il Nord Africa, dove infestazioni di locuste del deserto stanno devastando i raccolti.

Il ruolo del cambiamento climatico

Il cambiamento climatico sta aggravando la diffusione di parassiti e malattie. Eventi climatici estremi e temperature più elevate favoriscono l’espansione di specie invasive in nuove aree geografiche. La Fao sottolinea l’importanza di affrontare queste sfide attraverso un approccio integrato, promuovendo la cooperazione internazionale e investendo in sistemi di sorveglianza e prevenzione per limitare gli effetti delle malattie delle piante

Le principali malattie

Tra le più pericolose di queste malattie c’è il Fusarium Tropical Race 4 (TR4), un fungo del suolo che colpisce le piantagioni di banane – specialmente la varietà Cavendish – e che si sta diffondendo in Asia, Africa e recentemente in America Latina, minacciando un frutto su cui si basa l’alimentazione di milioni di persone.

Un altro esempio è la ruggine del grano (in particolare la razza Ug99), che attacca le colture cerealicole in Africa orientale e Medio Oriente. È altamente contagiosa e può distruggere interi campi in pochi giorni.

Nel settore vitivinicolo, la peronospora e l’oidio causano gravi danni alle viti, con perdite annue anche del 20–25% dei raccolti in assenza di trattamenti.

In Italia, l’infestazione del cinipide del castagno ha compromesso in passato la produzione di castagne, mentre l’Xylella fastidiosa continua a devastare gli ulivi in Puglia e si è diffusa in Francia e Spagna, mettendo a rischio anche mandorli e ciliegi.

Le malattie delle piante non colpiscono solo l’agricoltura, ma anche gli ecosistemi forestali: basti pensare al bostrico tipografo, un insetto che, favorito da siccità e caldo estremo, sta distruggendo milioni di alberi nelle Alpi.

Oltre al danno economico, c’è anche un rischio ecologico: queste patologie compromettono la biodiversità vegetale, l’equilibrio degli ecosistemi e la resilienza dei suoli. Secondo l’IPPC (International Plant Protection Convention), sono in aumento i focolai legati a commerci internazionali e turismo, con un incremento dei focolai del 30% negli ultimi 10 anni.

Iniziative per la protezione delle piante

La Fao ha annunciato un aumento del budget per il biennio 2026-2027, destinando 500.000 dollari in più al rafforzamento della Convenzione Internazionale per la Protezione delle Piante (IPPC). Sono in fase di adozione nuovi standard fitosanitari internazionali, come l’ISPM 46 per il mango fresco e l’ISPM 39 per la movimentazione del legname. Inoltre, è stata lanciata l’IPPC Plant Health Campus, una piattaforma globale di e-learning per migliorare le capacità fitosanitarie a livello mondiale.

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