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Il riscatto del “signor nessuno”

24.08.2023

È la storia del giovane scienziato italiano che ha dovuto andare in Cile, lontano del suo paese dove era nessuno, per realizzarsi. Sul web diventa una star.

Nel marzo del 2018 con un «Ciaone» ha detto addio all’Italia. Alla sua città, Perugia, ha preferito il deserto di Atacama in Cile. Lui è Daniele Gasparri, classe 1983, astrofisico, divulgatore e anche scrittore visto che il suo cv registra la pubblicazione di quasi una quarantina di libri. Il suo sogno di scienziato e ricercatore si è materializzato dall’altra parte del mondo: fotografo ufficiale di ESO, l’osservatorio australe europeo, pensa ancora al suo Paese e, nonostante tutto, non esclude un suo ritorno.

«Però sono felice così. Mi sono trasferito in uno dei posti più straordinari ed estremi che si possano incontrare sulla Terra – racconta soddisfatto – All’inizio ho lasciato l’Italia (era il 2017, ndr) con l’intenzione di visitare il deserto e i grandi osservatori astronomici come semplice turista. Meno di due mesi dopo, un po’ per caso, da lì mi hanno confermato un dottorato di ricerca in Astronomia e quindi ho costruito la mia nuova vita a Copiapó, la capitale della regione di Atacama, una città di circa 160 mila abitanti nel cuore del deserto».

Dopo il conseguimento del titolo, nel 2022, l’Universidad de Atacama gli ha offerto di restare come ricercatore, dapprima con un contratto di un anno, poi con un altro di due.

«In parallelo – spiega ancora Daniele – continuo anche il mio lavoro di divulgazione. Nelle settimane passate, ad esempio, ho avuto il piacere di essere protagonista di un documentario sul cielo notturno di Atacama finanziato integralmente dal governo cileno. Ci sono in programma altre puntate e diversi progetti di divulgazione. Non c’è dubbio che il Cile mi sta offrendo opportunità che non avrei mai immaginato».

E nel sottolineare l’andante Nemo propheta in patria, ora considera distanti anni luce i tempi di quando presentò un suo libro a un editore italiano.  «Rimasi interdetto – ricorda con amarezza – perché mi rispose così: il suo libro è interessante ed è scritto pure molto bene, ma lei non è nessuno, rimarrà nel suo cassetto”».

Ma Daniele non si è fermato, anzi. La passione per la scienza, coltivata fin da bambino, lo ha spinto a raggiungere nuove mete e ora sui social è diventato una sorta di star.

«Quello del web è un mondo in frenetica evoluzione – ammette il giovane scienziato italiano – Ogni social ha le sue regole, ma per un divulgatore ce ne sono un paio che dovrebbero applicarsi a ogni situazione: essere precisi ed essere umili, usando magari un po’ di ironia sia per divulgare che per affrontare l’inevitabile schiera di personaggi poco amichevoli che mettono in dubbio tutto. Quando voglio parlare di Universo mi immagino di avere una conversazione con il me adolescente, con una persona curiosa e sognatrice che ancora non ha studiato abbastanza. Mi focalizzo sulle emozioni che suscitano quegli immensi corpi celesti o quei fenomeni straordinari, cercando di regalare alle persone quello stesso brivido di meraviglia che provo ancora oggi». 

E l’Italia, il suo Paese? «Certo – chiosa Daniele – ci penso spesso. Del resto, è la mia prima casa, però sono cosciente di non avere le stesse opportunità che mi sta offrendo il Cile. Nel caso dovessi ritornare già so che dovrei quasi sicuramente abbandonare la carriera accademica e anche quella da divulgatore sarebbe irta di ostacoli». Il “signor Nessuno”, come fu definito anni fa, ha avuto il suo riscatto. Per ora la sua fuga continua

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