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Giovani, le Big tech introducono nuove tecnologie contro l’odio sul Web

13.09.2024

YouTube è una piattaforma ibrida che raccoglie contenuti rischiosi come qualsiasi social network. Google, in una nota ufficiale, spiega la ratio dei nuovi aggiornamenti a maggiore tutela delle nuove generazioni, che permetteranno di entrare in contatto con fonti attendibili e proteggere da contenuti che veicolano odio e challenge pericolose.

L’accesso a internet di giovani e giovanissimi è, come noto, diffusissimo quanto difficilmente controllabile. Ciò espone i minori a rischi costanti, le cui conseguenze possono esplodere in tutta la propria gravità tanto a breve quanto a lungo termine. Per questo motivo social network, piattaforme web e in generale le major del settore spesso cercano contromosse che garantiscano una maggiore tutela di questa vasta gamma di loro utenti, particolarmente fragili e non ancora in grado di distinguere in maniera chiara tra bene e male o tra giusto e sbagliato. Da questo punto di vista, l’ultima innovazione di Google riguardante YouTube potrebbe dare vita a un’autentica svolta.
Al netto dell’esplosione di piattaforme decisamente più interattive come Instagram, TikTok o Twitch, la posizione di YouTube resta a cavallo tra un sito web “classico” e un social network in piena regola, considerata la possibilità di caricare contenuti anche in diretta, commentarli in totale libertà e da qualche tempo presentare anche gli “Shorts”, brevi filmati che di fatto presentano caratteristiche, premesse e scopi perfettamente sovrapponibili a quelli di Instagram e TikTok. E proprio per questo anche i rischi per i minori sono identici.

Ecco quindi che YouTube si è messa al lavoro con la Youth and Family Advisory Committee, annunciando in seguito una nuova politica a tutela dei più giovani. Gli interventi sono a tutto tondo, e riguardano sia i contenuti di cui l’utenza fruisce che il monitoraggio di chi invece i video li carica in prima persona. Google, in una nota ufficiale, spiega la ratio dell’intervento: «Questi aggiornamenti si aggiungono alla rete di policy e servizi a protezione della nostra intera community. Permetteranno di entrare in contatto con fonti attendibili, proteggere da contenuti che veicolano odio o propongono challenge pericolose, scegliere prodotti adeguati ai diversi livelli di maturità, gestire il lasso di tempo trascorso dai propri figli davanti allo schermo».
Tutto questo sarà garantito dal Family Center, opzione che YouTube fornirà a chi è responsabile di un minore che ha accesso alla piattaforma. Semplicemente il proprio account sarà accorpato a quello del minore “a rischio”, che manterrà la libertà di usufruire del servizio come meglio crede con però un maggiore controllo alle spalle. Il genitore o tutore sarà quindi avvisato a ogni caricamento di un nuovo video (anche se privato o nascosto) o avvio di una diretta, ma anche in caso di tentativi di modificare le impostazioni sulla privacy.
In più, su richiesta, sarà possibile controllare il tempo di permanenza sul sito e limitare il suggerimento di contenuti dannosi per la salute fisica o psicologica. Su questi ultimi, YouTube ha esposto a chiare lettere che cosa intende combattere: «Il confronto di caratteristiche fisiche diverse, l’idealizzazione di alcune di esse, l’esaltazione di violenza, intimidazione, aggressività sociale». Tutte piaghe delle nuove generazioni che – si spera – possano in questo modo fare quantomeno più fatica ad attecchire tra i nostri ragazzi.

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